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Santamaria prende a botte in tribunale il testimone che lo accusa: era a processo per stalking

Santamaria prende a botte in tribunale il testimone che lo accusa: era a processo per stalking

Ferito Alessandro Traversa convocato per il procedimento che vedeva vittima del blogger il commerciante Tordi: «Colpito all’improvviso e senza un motivo»

VOGHERA. Proprio in vista del processo di ieri mattina, e di altri che lo vedono imputato, aveva accettato il consiglio di seguire un percorso per la gestione dell’aggressività. Un percorso portato fino in fondo, ma che forse non ha dato i risultati sperati. Così almeno pare, visto l’episodio che ha coinvolto ieri Gianpiero Santamaria, 52 anni, blogger e da qualche mese coordinatore provinciale del movimento Indipendenza di Gianni Alemanno. Secondo i testimoni presenti ieri mattina al primo piano del tribunale (tra cui un maresciallo dei carabinieri che ha poi riferito in aula al giudice) Santamaria ha aggredito con un pugno e un calcio il vogherese Alessandro Traversa, 38 anni, che si trovava in tribunale per il processo che lo vede testimone e parte offesa, insieme al commerciante Fabio Tordi, e in cui è imputato proprio Santamaria per stalking e danneggiamenti. La ricostruzione dei fatti sarà precisata dagli accertamenti che seguiranno la prevedibile querela, ma la certezza è che Traversa, rimasto a terra, è stato soccorso dagli operatori del 118 e poi, con una vistosa fasciatura alla testa che copriva anche un orecchio, trasportato in ospedale.

Il processo a Santamaria

Tutto è cominciato verso le 10.15 di giovedì. Mezz’ora più tardi era previsto l’avvio del processo a carico di Santamaria. Il 52enne, finito più volte nei guai per la sua attività social sulla politica vogherese, in questo giudizio deve rispondere di avere perseguitato nel 2021, anche attraverso la pagina Facebook “Politica è partecipazione”, il commerciante di Voghera Fabio Tordi, amministratore insieme a Traversa del gruppo social “Politica@Voghera”. Santamaria è accusato anche di avere infranto la vetrata del negozio di Tordi, in corso Cavour, e danneggiato le vetrate della sede di Alleanza Civica in piazza Duomo, in uno stabile di proprietà di Traversa.

Parapiglia vicino all’aula

Giovedì erano previste le testimonianze di tre persone, tra cui lo stesso Traversa, e l’esame dell’imputato davanti al giudice Carlo Pasta. Ma la mattinata ha preso una piega inaspettata. Fuori dall’aula di udienza c’erano, in attesa, Santamaria, Traversa e gli altri testimoni. A un certo punto si è sentito il rumore sordo di un pugno. Traversa è finito per terra, sul pavimento, dove è stato ancora colpito da un calcio. Ad aggredirlo, secondo le persone presenti, compreso un maresciallo che doveva testimoniare in un altro processo, è stato proprio Santamaria.

I carabinieri in servizio in tribunale sono subito intervenuti. Santamaria è stato portato negli uffici della polizia giudiziaria e identificato mentre il ferito è stato medicato sul posto e poi portato in ospedale. L’udienza si è svolta, ma non certo in un clima sereno: a Santamaria è stato concesso di partecipare all’udienza ma con due carabinieri vicini. L’atmosfera si è di nuovo surriscaldata quando ha testimoniato il maresciallo sull’episodio avvenuto poco prima: l’imputato si è alzato e gli ha dato del “venduto”. A quel punto il giudice ha allontanato Santamaria dall’aula.

Il ferito è sotto choc

«Ero fuori dall’aula insieme ad altri due testimoni, in attesa dell’udienza. C’era anche Santamaria in corridoio. A un certo punto ha detto qualcosa verso il nostro gruppo, poi si è girato e mi ha colpito, all’improvviso». Alessandro Traversa, 38 anni, è sotto choc e riesce a dire poche parole mentre un operatore del 118 lo sistema su una sedia a rotelle per portarlo con l’ascensore al piano terra del tribunale, dove c’è un’ambulanza sul piazzale ad aspettarlo. «Non me l’aspettavo, non riesco a capire il perché di quella reazione», continua a ripetere il 38enne, che si immaginava, certo, una giornata di tensioni, visto che doveva testimonianze nel processo contro Santamaria, ma non fino a questo punto.

Traversa ha trascorso tutta la giornata in ospedale, al San Matteo, e ieri sera i medici non avevano ancora una diagnosi precisa e una prognosi. Dalle testimonianze raccolte in tribunale il 38enne sarebbe stato colpito due volte, da un pugno al volto e poi da un calcio quando era a terra, all’altezza dell’orecchio.

I medici del San Matteo lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, per escludere danni gravi.

Subito dopo l’aggressione è stato soccorso dagli operatori del 118 al primo piano del tribunale, che tenuto conto della parte colpita hanno praticato una fasciatura alla testa, che copriva soprattutto l’orecchio. Traversa era testimone del processo in programma ieri, oltre che parte offesa. L’udienza si è svolta lo stesso, ma lui non ha potuto testimoniare perché in ospedale. Santamaria, invece, è tornato a casa senza provvedimenti. —

m. fio.

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