La rivoluzione tecnica dei camini Palazzetti
Se non è una rivoluzione poco ci manca, è quella iniziata da Palazzetti, azienda leader nel mercato delle stufe che ha recentemente lanciato un nuovo modello che riduce le emissioni in atmosfera.
Driade, presentato nei giorni scorsi è un prodotto del futuro, frutto di un progetto iniziato nel 2021, costato 12 milioni di euro e dal nome quanto mai chiaro: Life Green-Stove.
Perché l’Europa diventi il primo continente a impatto climatico zero, entro il 2050, occorrono scelte imprenditoriali che sappiano fare meglio di quanto fatto sino ad oggi, lo dichiara anche l’europarlamentare Rosanna Conte, che ha presenziato alla due giorni Pordenonese: “L’Europa deve accompagnare le imprese nella transizione verso la sostenibilità senza limiti stringenti”.
Marco Palazzetti - ad Palazzetti
Sotto gli occhi di tutti, oggi, c’è un oggetto: Driade ma dietro c’è un “futuro che cresce bene” per usare il loro claim che parte da Life Green-Stove un progetto, che ha potuto contare su una rete di self-test in zone climatiche differenti per una co-progettazione virtuosa, possibile grazie anche al supporto di due partners d’eccezione: ATech Elektronika (Slovenia) e RV Distribution (Belgio). Per dare un ulteriore riferimento, Life Programme è il principale strumento di finanziamento delle azioni di protezione ambientale e climatica dell’Unione Europea, operativo dal 1992 e che in questo caso ha scelto di essere al fianco dell’operato di Palazzetti.
I benefici per l’ambiente, in questo caso, sono figli di un innovativo sistema di combustione. Siamo nel futuro, ecco perché occorre dare delle coordinate precise. Gli attuali standard europei delle stufe a pellet prevedono un limite per le emissioni di polveri pari a 20 mg/Nm3: con LIFE Green-Stove l’obiettivo di Palazzetti è stato quello di arrivare a 5 mg/Nm3. Driade, in definitiva, permette di ridurre le emissioni di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx), composti gassosi organici (OGC) e polveri sottili (PM).
Ma non fa solo questo, che già sarebbe tanto. Diminuisce anche l’accumulo di residui di combustione nei diversi componenti della stufa, limitando la manutenzione nel tempo e soprattutto è collegata in rete per l’analisi dei big data, in modo da fornire una manutenzione predittiva, oltre a un forte risparmio energetico, anche attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Stufe e camini a pellet o legna, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono un metodo sempre ecologico per riscaldarsi, ecco perché le norme vigenti in merito si sono fatte a dir poco stringenti, negli ultimi anni, considerando che l’Italia è sotto procedura d’infrazione Ue per i troppi sforamenti. Hanno fatto la loro comparsa le 4 e 5 stelle (decreto n. 186 del 2017), i certificati ambientali e la gente ha iniziato ad accatastare i caminetti anche quelli in disuso nella casa in campagna ereditata da nonna. Tutto per inquinare meno l’aria e per fortuna che a sostegno dei cittadini è arrivato il Conto Termico, un contributo statale erogato fino alla copertura del 65% della spesa sostenuta (e ammessa) per interventi che migliorano l'efficienza energetica e incentivano la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Rosanna conte, europarlamentare
Sono tanti i modi in cui un’azienda può presentarsi sul mercato, al cliente finale, nelle fiere di settore (il Salone del Mobile è alle porte, il 16 aprile è dietro l’angolo) con le sue ultime collezioni o progetti che siano. Uno di questi, rende ogni scelta imprenditoriale fatta, illuminata dalla consapevolezza che non basta più saper fare e fare bene, occorre fare meglio. Oggi i prodotti che vengono immessi sul mercato devono essere efficienti, devono inquinare il meno possibile e devono essere smart, connessi, sempre.
Su queste basi pare proprio che poggino le scelte della famiglia Palazzetti, giunta oggi alla terza generazione, che da oltre 60 anni si sono presi carico di una nuova idea di comfort domestico. Fanno solo caminetti, stufe a pellet e a legna, direte voi. Cucine, forni, barbecue che amano definirsi di design. Eppure, tutto ciò che rende il loro modo di produrre, oggi, una case history da studiare nelle facoltà di architettura e di ingegneria è racchiuso all’interno proprio di una stufa a pellet: Driade, presentata in anteprima nei giorni scorsi, nella loro sede di produzione a Porcia, in provincia di Pordenone.
Alle spalle un piano triennale (2021/2024), sotto gli occhi un oggetto capace di offrire la massima efficienza con il minimo impatto ambientale, come l’Europa ci impone di fare per raggiungere un traguardo che definire ambizioso è quanto mai riduttivo: "essere il primo continente a impatto climatico zero, abbattendo le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050”.
Lo dice anche l’Europarlamentare, l’Onorevole Rosanna Conte, protagonista della giornata, che la strada intrapresa da Palazzetti è l’unica percorribile: “Non è più un mistero che la sostenibilità sia la vera sfida non solo del futuro ma anche del presente perché ci sono molte componenti in gioco, da quella ambientale a quella sociale e economica, ed è necessario trovare il giusto equilibrio. Al Parlamento europeo in Commissione ENVI (Ambiente) di cui faccio parte ho sempre sottolineato l’importanza di accompagnare le imprese nella transizione verso la sostenibilità, ed evitare di imporre limiti sempre più stringenti. Complimenti alla famiglia Palazzetti per aver colto questa opportunità di rendere il pellet ancora più sostenibile e aver trasformato questo progetto in un vero esempio di buone pratiche, che sono sempre molto apprezzate a Bruxelles e di cui c’è un gran bisogno, perché è il modo migliore per coinvolgere anche altre realtà produttive e prepararci al meglio per gli standard dei prossimi anni in materia di emissioni”.
Hanno vinto tutti. È stato portato a termine un progetto di ricerca avanguardistico, che fa bene alla Terra, che tiene conto di quanto importante sia esser circondati dalla bellezza, a patto che sia efficiente e facile da usare. È così che vorrei agissero tutti gli imprenditori del nostro Paese. È partendo da queste valutazioni che dovremmo scegliere un oggetto per la nostra casa.