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Moreschi, ingiunzione di pagamento per affitti arretrati

Moreschi, ingiunzione di pagamento per affitti arretrati

foto da Quotidiani locali

VIGEVANO

Nuovi problemi per la Moreschi Spa, dopo lo sciopero dei lavoratori contro i 59 licenziamenti decisi dall’azienda. Il 21 novembre il Tribunale di Pavia ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti della Moreschi Spa intimando il pagamento di affitti arretrati per la sede del calzaturificio di via Cararola. La somma ammonta a poco più di 1.047.000 euro, più interessi. La Moreschi Spa ha però impugnato quel decreto ingiuntivo e mercoledì prossimo ci sarà un’udienza in tribunale a Pavia.

Tutto inizia il 31 dicembre 2021, quando quattro realtà commerciali, ovvero la Cotto srl, la Moreschi Spa, la Hurleys Sa ed il Centro studi della Barbariga sottoscrivono un accordo quadro per riuscire a stipulare, con un istituto di credito, un mutuo ipotecario ed acquistare così il complesso immobiliare del calzaturificio Moreschi per 15 milioni di euro. Secondo quanto stabilito nell’accordo, l’immobile sarebbe stato poi affittato alla Moreschi spa, il pagamento dei canoni avrebbe consentito alla Cotto Srl di rimborsare li mutuo ipotecario e di remunerare il finanziamento concesso dai soci.

Un anno dopo, il 29 dicembre 2022, la Moreschi spa e la Cotto Srl sottoscrivono un contratto di locazione commerciale (poi registrato il 19 aprile 2023) per il fabbricato di via Cararola 69. Il canone di locazione prevede un importo annuo di 1.250.000 euro, che doveva essere pagato in rate mensili posticipate a partire dal gennaio 2023. Secondo la Cotto Srl, qualcosa però va storto e la società, come detto, nel novembre scorso si rivolge al Tribunale. «La Moreschi spa – sostengono i legali milanesi che assistono Cotto srl, la società tra avvocati La Scala - non ha mai provveduto al pagamento di alcun canone mensile, risultando cosi morosa per 1.047.948 euro».

Il 21 novembre il Tribunale emette il decreto ingiuntivo nei confronti della Moreschi spa, intimando il pagamento dei mesi di affitto arretrati. Interpellata, la Moreschi spa ha risposto tramite il suo legale, l’avvocata Camilla Berardelli, che ha voluto solo sottolineare che «la Moreschi Spa, contrariamente a quanto riportato, risulta creditrice nella vicenda che ci occupa». Secondo i legali della Cotto Srl, «la Moreschi Spa dice di essere creditrice, ma il contratto notarile di compravendita immobiliare non può essere interpretato senza tener conto dell’accordo quadro». —

Selvaggia Bovani

I dipendenti continuano lo sciopero di un’ora al giorno contro i licenziamenti, mentre i sindacati chiedono un consiglio comunale aperto sul caso Moreschi. «L’azienda ha avviato l’ennesimo licenziamento collettivo – scrivono i sindacalisti della Cgil, Cisl e Uil -, questa volta per i 59 dipendenti del reparto di produzione. Inoltre ha annunciato di voler trasferire la residua attività altrove, liberando lo stabilimento di via Cararola. Saranno spostati gli impiegati, chi si occupa di controllo della qualità, gli addetti alla logistica: in totale 24 dipendenti. Abbiamo respinto l’idea di cessare l’attività produttiva e i 59 licenziamenti, e ci siamo resi disponibili con i dirigenti ad individuare soluzioni alternative per salvare i posti di lavoro e mantenere lo stabilimento. Ora abbiamo bisogno del sostegno delle istituzioni, per questo chiediamo la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza».

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