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Ivrea, arriva Zona 30 a  Bellavista e San Giovanni,  nuovi limiti anche tra Terzo ponte e Porta Aosta

Ivrea. Una mobilità sostenibile con strade che garantiscono maggiore sicurezza agli utenti deboli. Va in questa direzione l’istituzione di tre Zone 30 a Ivrea. Di fatto da qui all’estate i quartieri Bellavista e San Giovanni saranno macro aree in cui in automobile si viaggerà esclusivamente a 30 km/h. Non solo, nei giorni scorsi la giunta guidata dal sindaco Matteo Chiantore ha deciso di procedere a una terza Zona 30 nel tratto del centro che va dalla rotonda di Porta Torino (imbocco al Terzo ponte), stradale Torino, corso Nigra, via Garibaldi (che a breve sarà a doppio senso di marcia) fino alla nuova rotonda di Porta Aosta. Su questo la giunta ha chiesto agli uffici e al corpo di polizia municipale di elaborare un progetto con una quantificazione dei costi.

Una vera e propria rivoluzione per la viabilità eporediese sulla scia di una nuova sensibilità ambientale e di provvedimenti simili che stanno interessando molte città italiane. Bologna è la prima grande città italiana ad aver applicato il limite di velocità a 30 chilometri orari su gran parte delle strade urbane. Anche Milano con il nuovo anno avrebbe dovuto estendere la nuova norma che, al momento, è in vigore solo su poche aree, mentre Torino sta studiando come intraprendere questa nuova strada. La prima città ad aver introdotto la cosiddetta Zona 30 è stata Cesena nel 1998: stando ai dati pubblicati da Asaps (Associazione sostenitori polizia stradale) nel 2023 nella città emiliana non si è verificato nessun incidente mortale, quelli non gravi sono rimasti più o meno stabili e quelli con feriti gravi sono dimezzati. Perché l’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre la velocità delle auto per ridimensionare il numero di incidenti stradali mortali.

L’istituzione delle Zone 30 nei quartieri Bellavista e San Giovanni è legata al progetto finanziato con i fondi Pnrr (910mila euro) sull’abbattimento delle barriere architettoniche. L’opera, nel suo complesso, prevede la creazione di tre percorsi: arancione per il centro cittadino; uno verde per il centro sud; uno blu per il centro est. Di fatto saranno percorsi sicuri per diversamente abili e ipovedenti con passaggi pedonali rialzati lungo le strade più trafficate e pericolose e scivoli lungo i marciapiedi. L’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre che nel centro storico, è prevista anche nei quartieri più periferici: San Grato, Torre Balfredo, Bellavista e San Giovanni. Inoltre in questi ultimi due è prevista la creazione della Zona 30, che dovrebbe entrare in vigore entro quest’estate.

Tempi più brevi, invece, potrebbe avere l’istituzione della Zona 30 tra la rotonda del Terzo ponte e quella in via di realizzazione a Porta Aosta che consentirà il doppio senso di marcia in corso Garibaldi in occasione del maxi cantiere per l’elettrificazione della ferrovia. «Di fatto nelle ore di punta in questo tratto si viaggia già a 30 km/h - afferma l’assessore alla Viabilità Francesco Comotto -. La zona 30 non limita il traffico veicolare come si può erroneamente pensare, ma lo modera. Qui le strade non sono più lo spazio a uso esclusivo dell’automobilista che ha fretta di andare, ma sono progettate per il bambino e l’anziano che hanno il diritto di passeggiare in tutta sicurezza». «L’istituzione nelle città della Zone 30 - conclude Comotto - è il provvedimento più innovativo ed efficace per contrastare l’incidentalità sulle strade urbane, in quanto coniuga una drastica riduzione degli incidenti, l’integrazione tra le diverse composizioni modali di trasporto, il rispetto degli impegni climatici, il miglioramento della vivibilità, oltre che una significativa fluidificazione del traffico. E noi ci muoviamo in questa direzione come avevamo indicato nel programma elettorale».

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