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L’ex vice sindaco di Chiaverano a processo

CHIAVERANO. Rinviato a giudizio insieme ad altre due persone l’ex vice sindaco di Chiaverano Maurizio Tentarelli: comparirà di fronte al collegio giudicante del tribunale di Ivrea già il prossimo 11 aprile. L’accusa è di quelle più gravi per un amministratore pubblico: peculato.

È il reato che punisce i pubblici ufficiali che si appropriano del denaro o delle cose degli altri, in ragione del loro servizio. E ha pene altissime, che arrivano fino ai dieci anni di reclusione. Tentarelli, 52 anni difeso dall’avvocato Celere Spaziante del foro di Ivrea, è accusato appunto di peculato. La pm Valentina Bossi ha concluso le indagini preliminari lo scorso 24 agosto.

A denunciare era stato proprio il Comune di Chiaverano, tramite il sindaco Maurizio Fiorentini, con indagini svolte dalla vigilessa del paese. Chiaverano, ora, si è costituito parte civile al processo attraverso l’avvocato Marco Pinato.

Secondo la ricostruzione della procura di Ivrea e la denuncia del Comune, Tentarelli si sarebbe appropriato dei soldi di camperisti e automobilisti. Degli spiccioli del parcheggio, in sostanza. Soldi che però, messi tutti insieme, sarebbero arrivati a sfiorare i 5.500 euro. Il tutto sarebbe certificato da 8 blocchetti per ricevute - di quelli che si vedono alle sagre di paese, per intenderci -, che in parte recano un timbro comunale che non sarebbe stato autorizzato.

Il contesto è quello dell’area camper e del parcheggio antistante del Comune di Chiaverano. Di cui La Sentinella ha scritto spesso, perché si guastavano continuamente le sbarre che regolavano gli ingressi e le uscite, gestite da una ditta esterna, attraverso una macchinetta elettronica. Il sindaco Maurizio Fiorentini, sospettando atti vandalici ha fatto installare delle telecamere in zona. Tentarelli allora avrebbe ovviato alla situazione con la soluzione dei blocchetti e del pagamento “a mano”.

Soluzione che però non sarebbe stata caldeggiata dal Comune, né nota agli uffici. Durante un raduno di camperisti che si è tenuto tra il 13 e il 15 maggio 2022 sarebbero stati incassati, così, 1.165 euro da Roberto Bartolomeo Pero di Chiaverano e Danilo Benedetto di Chieri, co-imputati per questo episodio, che poi sarebbero stati restituiti quasi interamente da Tentarelli il 6 giugno (che si è dimesso nei giorni successivi). Tentarelli però è accusato di averne incassati altri 4.416 (restituendone in tutto 1.836) facendo entrare gli automobilisti da maggio 2021.

È una ricostruzione, però, che Tentarelli attraverso il suo avvocato ha già negato con forza.

La verità emergerà solo attraverso l’iter processuale.

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