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Caos concessioni a Jesolo, il Sindacato balneari: «Berton è fuori», ma i colleghi veneto sono con lui

Caos concessioni a Jesolo, il Sindacato balneari: «Berton è fuori», ma i colleghi veneto sono con lui

foto da Quotidiani locali

IL Sib, sindacato italiano balneari, prende le distanze dal presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton: «Per il caso Jesolo Berton è fuori dal Sib». Ma il sindacato veneto dei balneari, che aderisce al Sib pur avendo propria autonomia e personalità giuridica, fa quadrato attorno al suo presidente finito nell’occhio del ciclone perché partecipe di una cordata che si è aggiudicata la Umg, unità minima di gestione, numero 5, al lido di Jesolo.

Lo stesso Berton, che è anche amministratore della Jesolmare servizi, è nella società, la Cbc Srl, di cui fanno parte gli albergatori jesolani Menazza e anche la famiglia Moretti Polegato quale socio di minoranza. La Cbc ha ottenuto la concessione con la legge regionale 33 e il ricorso di evidenza pubblica previsto, primeggiando sui gestori uscenti con un investimento di 7 milioni di euro.

La giunta nazionale del Sib, con il presidente Tonino Capacchione, ha esaminato la situazione in Italia, l’inerzia e silenzio del Governo sulla direttiva Bolkestein e proclamato lo stato di agitazione, calendarizzando le prossime manifestazioni. E ha focalizzato anche l’attenzione su Jesolo. La giunta si è riunita alla presenza del direttore della Fipe, attraverso la quale il Sib aderisce a Confcommercio, Roberto Calugi, e del neo segretario generale Federico Pieragnoli.

«L’assenza del più volte da noi invocato intervento normativo chiarificatore del Governo», premette Capacchione, «sta creando una situazione caotica nella gestione della materia da parte degli enti concedenti.

Manca persino una unità di crisi ministeriale per affrontare siffatta emergenza così come avviene in altri settori economici come l’industria o l’agricoltura.

Neppure convocate le associazioni di categoria nonostante le innumerevoli e molteplici richieste in tal senso». «Da alcuni comuni», dice riferendosi alla costa veneta e a Jesolo, «vengono adottati provvedimenti di avvio delle gare pur in assenza di una regolamentazione nazionale. Di fronte a questi atti illegittimi il Sib, come sempre, è a fianco dei concessionari nel promuovere azioni anche in sede giudiziaria per la difesa del loro lavoro e delle loro aziende.

La soluzione della questione concessoria non può però essere risolta nelle aule giudiziarie, ma in quelle legislative. Urge un intervento legislativo». «La gravità della situazione impone una decisa azione di protesta dei balneari», conferma, «è stato quindi proclamato lo stato di agitazione della categoria. Nei prossimi giorni saranno comunicate le modalità delle manifestazioni e il loro calendario.

Sulla inquietante e sconcertante vicenda di Jesolo si chiarisce che il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, non è più rappresentante del Sib, oltre che nostro associato, e che il Sib sarà a fianco, anche in sede processuale, dei concessionari che faranno eventualmente ricorso». Berton non commenta ma da Bibione, Gianfranco Prataviera, a fianco di Berton in Unionmare Veneto conferma: «Il presidente non è in discussione, Unionmare è autonoma anche se aderisce al Sib. Siamo con Berton nel difendere la legge 33».

La stessa legge regionale che la “Bibione Spiaggia”, di cui Prataviera è presidente del Cda, ha utilizzato nel 2016 per avere la prima concessione ventennale nel rispetto della direttiva Bolkestein, senza contestazioni.

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