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Maltempo, il Fratta minaccia di esondare: trasferiti 150 tra cani e gatti del rifugio di Merlara

Maltempo, il Fratta minaccia di esondare: trasferiti 150 tra cani e gatti del rifugio di Merlara

foto da Quotidiani locali

Evacuato il Rifugio del cane “Val di Maso” di Merlara: 130 cani e 20 gatti sono stati messi in salvo da associazioni, privati e volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Legnago e del Basso Veronese.

ALLARME PER IL FRATTA

Nel pomeriggio di mercoledì era arrivato l’allarme di una possibile esondazione del fiume Fratta, che avrebbe di conseguenza creato un grosso rischio per gli animali nelle proprie gabbie. Intorno alle 18.30 sono iniziati i primi interventi di salvataggio e messa in sicurezza: sono arrivati sul posto automobili e furgoni di volontari e associazioni dalla provincia di Padova, Verona e Rovigo. Un lavoro di squadra che in poche ora ha messo in sicurezza 150 animali, senza grossissime difficoltà.

DELICATEZZA E TATTO

Le prime immagini sono state condivise sui social da Riccardo Mirandola, uno dei volontari, raccontano la grande attenzione dei volontari: si legge la necessità di far presto, si vedono i furgoncini pieni di gabbie e i cani agitati e impauriti dalla situazione, ma anche la grande delicatezza messa in campo da tutti i volontari. Riky, ad esempio, un pastore di cinque anni, ha avuto molta paura, soprattutto perché la gabbia che era stata scelta per lui era un po’ piccola. Dopo averla cambiata con una di misure più grandi, si è fatto convincere dai volontari. Ma non solo, anche Colorado e Paperino, due fratellini meticci di cinque mesi, erano impauriti da quello che stava succedendo, ma si sono aiutati a vicenda rimanendo zampa con zampa anche all’interno della loro gabbia.

A differenza di Pucci, meticcio di 19 anni, che non ha esitato nel farsi salvare: ormai ha capito che le persone che gli sono vicine nella struttura sono lì per aiutarlo da anni.

UNA NUOVA CASA

Pegaso invece, un pitbull di tre anni, ha fatto prevalere la sua timidezza, rifugiandosi in un angolino per alcuni minuti. Forse il cucciolo non lo sa ancora, ma proprio ieri è arrivata una bellissima notizia: da oggi inizierà uno dei percorsi più belli della sua vita, perché una famiglia ha scelto di adottarlo. Come Oliver, un pastore australiano di sei anni, e Salsa, una meticcia nera ancora cucciola, che ieri sono stati recuperati e affidati a dei nuovi padroni. Oliver è un cane particolare, che necessiterA di un percorso con l’educatore; Salsa, invece, è molto affettuosa, anche se da come raccontano i volontari «deve ancora imparare le “buone maniere”».

LA RETE DI SOLIDARIETA’

«Abbiamo incominciato chiamando le strutture vicine in grado di tenere i cani un po’ più complessi, cioè quelli più grandi. Per tutti gli altri ci hanno aiutato i volontari, che sono stati fondamentali. Abbiamo ricevuto complimenti anche dall’amministrazione comunale», racconta Gianfranco Fanton, presidente dell’associazione che gestisce il rifugio. «Abbiamo lavorato tutta la notte e siamo riusciti a trasferire tutti gli animali in sicurezza in un raggio inferiore ai 50 chilometri circa. Abbiamo iniziato alle 18.30 e siamo andati avanti fino alle 12.30 del giorno dopo. Le strutture hanno preso la parte più grossa, ma ci sono privati, all’incirca un terzo, che ci hanno aiutato». «Grande merito va anche a Mariella Beatrice Zamperlin, presidente dell’associazione Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Legnago e del Basso Veronese, che ci ha aiutato a coordinare le operazioni. Siamo in continuo contatto con chi di dovere», conclude. «Se le previsioni saranno confermate, domenica rientreranno tutti». «Sono stati eccezionali, hanno agito in breve tempo, prevenendo possibili situazioni non piacevoli in caso di esondazione», commenta il sindaco di Merlara Daniele Boron. «Fortunatamente non è successo nulla di grave».

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