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Cioffi: «Io in discussione? Come ogni fine settimana. La parola d’ordine è solo una: calma»

Cioffi: «Io in discussione? Come ogni fine settimana. La parola d’ordine è solo una: calma»

foto da Quotidiani locali

UDINE. La classifica parla chiaro: la Salernitana è ultima con soli 13 punti, una media di mezzo punto a gara. Gabriele Cioffi però non si fida di chi avrà di fronte. «La parola d’ordine è una: calma».

Questo il pensiero principale del tecnico dell’Udinese alla vigilia della sfida con i campani, un match che vale tantissimo perché può far respirare la squadra e allo stesso tempo rinsaldare la posizione dello stesso allenatore sulla panchina bianconera.

Oggi non ci sono alternative al successo: il 48enne fiorentino ne è consapevole, perciò conta sul sostegno di quel pubblico che tornerà a riempire la curva nord dopo due partite di assenza.

«Nelle ultime sfide, a riguardo, siamo stati pesantemente penalizzati – riflette l’allenatore –. Il calore, la potenza del settore più caldo del nostro stadio è mancato, in particolare se si pensa che i nostri tifosi hanno un approccio “inglese”, cioè sostengono il gruppo sino all’ultimo. Abbiamo bisogno del loro amore per riprendere la strada della vittoria, che ci permetterebbe di respirare».

I tre punti che l’Udinese cerca oggi, e che in casa ha conquistato solo con il Bologna, sembrano sulla carta scontati. Non lo sono per Cioffi, che non sottovaluta l’avversario pur conoscendo la sua posizione in classifica. Anche perché, va aggiunto, la formazione di Liverani arriverà in Friuli determinata, essendo conscia di dover cominciare a inanellare qualche risultato positivo per lottare sino alla fine per la salvezza.

«La Salernitana ha valori importanti in prima linea e a centrocampo – riconosce il tecnico bianconero –. Verrà a Udine per osare, noi dovremo essere bravi a leggere il match, a non aver fretta e ad aspettare il momento giusto per colpire. Il match in una sola parola è “calma”».

Questa la dote che secondo l’allenatore servirà per avere la meglio sul cavalluccio marino, per governare un incontro in cui, nuovamente, mancherà Roberto Pereyra. L’argentino, infatti, non sarà del match. «Abbiamo provato a recuperarlo – rivela Cioffi – ma non ce la fa. Verrà in panchina con noi, ma non sarà utilizzabile». A proposito si apre il capitolo su chi potrebbe giocare a destra, con il tecnico che di fatto sembra escludere Ehizibue, penalizzato dal trauma cranico subìto a Genova.

«Con noi ha svolto solo due allenamenti», spiega. Dovrebbe toccare a Ebosele, a meno che non si avanzi Ferreira con il conseguente inserimento dietro di Kabasele. Giocherà, tra i calciatori più attesi, Samardzic. Da lui in molti aspettano un altro approccio alla gara.

«A fine campionato – sottolinea Cioffi – avrà dimostrato a tutti il livello che avrà raggiunto». Una carezza al serbo, di cui ha bisogno delle sue qualità tecniche in campo. L’ultima riflessione è sul tipo di settimana che ha trascorso il tecnico, chiamato anche lui a dare un segnale importante in termini di risultato. «Noi allenatori – spiega – siamo in discussione ogni fine settimana, ci dobbiamo abituare a questa realtà. Perciò ho vissuto questi giorni come gli altri, andando sempre al 110 per cento e non di più, perché è difficile».

E l’Udinese, che lunedì ritroverà Bijol in gruppo, dovrà spingere così forte per ritrovare non solo se stessa, ma anche per conquistare quell’affermazione che permetterebbe di dirigersi all’incontro con la Lazio con una maggiore serenità.

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