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Ivrea, per San Savino cercansi organizzatori: nessuno pensa di farsi avanti

Ivrea

Si complicano, e non poco, le cose per l’edizione 2024 della Festa di San Savino. Due possibili organizzatori, Renzo Galletto e Vincenzo Ceratti, fanno sapere che non parteciperanno al bando del Comune. La ragione risiede, per entrambi, nella nuova figura del direttore artistico introdotta dal sindaco e che dovrebbe coadiuvare gli organizzatori negli spettacoli, nella comunicazione e nella grafica. Una figura che viene vista come un intralcio, un’inutile sovrapposizione. E stessa cosa un terzo possibile organizzatore, ma per una ragione diversa. Per Elvio Gambone, presidente di Eporedia 2004, il motivo della non partecipazione è invece un altro e non risiede nella figura del direttore artistico, ma nel fatto che il suo gruppo non condivide lo svolgersi nella fiera equina al parco Dora Baltea: «La patronale di San Savino deve portare i cavalli in centro per far vivere la città, laggiù non ha alcun senso e non piace alla gente. Per noi la fiera va fatta al foro Boario e nel centro storico, non al parco Dora Baltea».

Renzo Galletto, presidente dell’associazione festa e fiera di San Savino, argomenta il suo sfilarsi. «Il bando non rispetta la committenza unica e a questo punto preferiamo fare un passo indietro senza nessun intento polemico – spiega – . Auguriamo ai futuri organizzatori buon lavoro e tanto successo». Nello specifico Galletto, che dal 2015 ha organizzato ben 6 edizioni della patronale, le ultime due avendo a disposizione una manciata di settimane, sottolinea come la sua associazione abbia lavorato per realizzare nel tempo una fiera equina di respiro nazionale e internazionale. «Ho sempre concepito San Savino come uno strumento di promozione turistica con ricadute economiche sul territorio – aggiunge –. Questo direttore artistico rischia di ledere l’autonomia del committente e per noi essere autonomi è un elemento a cui non siamo disposti a rinunciare. Una cosa è concordare il programma, trovare aggiustamenti, cercare di coinvolgere il più possibile i commercianti e il centro storico con spettacoli di qualità, un’altra è interferire con il nostro lavoro. Pretendiamo che ci sia una committenza unica, senza spacchettamenti».

Sulla stessa linea Vincenzo Ceratti che insieme alla sua squadra (Gianluca Motta, Matteo Aime, Marco Ferrini e Alex Metticelli) avrebbe voluto quest’anno affiancare Galletto sulla parte ludica dedicata ai giovani: «Non è possibile dare una committenza e poi piazzare un direttore artistico che rischia di metterti i bastoni tra le ruote. Se le cose stanno così meglio fare un passo indietro».

Cosa accadrà ora? Difficile dirlo. Il bando per l’organizzazione di San Savino scade il 18 marzo. Da qui a 16 giorni le cose possono cambiare e le posizioni ammorbidirsi. Di certo al momento altri organizzatori all’orizzonte non se ne vedono. Nell’ambiente dei cavallanti circola con insistenza il nome di Massimo Nicolotti (che fino al 2015 è stato presidente dell’associazione Festa e fiera di San Savino e si è occupato di cavalli anche con Gambone). Nicolotti, interpellato, cade dalle nuvole: «È uscito il mio nome?»

Il sindaco Matteo Chiantore si dice realmente sorpreso dalla diffidenza espressa nei confronti di un direttore artistico che verrà scelto all’inizio della prossima settimana (il bando è scaduto il 29 febbraio). «È una risorsa in più che mettiamo a disposizione degli organizzatori - spiega Chiantore - un professionista che avrà il compito di coordinare e armonizzare la parte legata agli eventi ludici e culturali con la fiera equina, senza minimamente interferire con quest’ultimo aspetto della festa. Nessun interferenza, anche se mi preme ricordare che i dettagli del programma sono sempre stati concordati con l’amministrazione comunale che su questo ha e deve avere voce in capitolo». Tra l’altro quest’anno il bando del Comune prevede un incarico triennale che consente al committente un orizzonte temporale più ampio in cui lavorare, programmare e cercare sponsor e un contributo comunale certo di 50mila euro annui.

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