World News in Italian

Il presidente Cirio premia a Ivrea le madrine degli alpini: «Una tradizione che coinvolge le donne»

Ivrea

Le donne in primo piano insieme ai Gruppi alpini della sezione di Ivrea che sono solite rappresentare: mercoledì pomeriggio sono state le madrine le vere protagoniste dell’incontro con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Non solo riconoscimenti al merito per le tante penne nere che hanno partecipato alla premiazione, appartenenti ai tanti gruppi afferenti alla sezione eporediese, e hanno ricevuto un attestato di orgoglio alpino, ma anche a loro, la componente femminile che non manca mai di dare il suo sostegno agli Alpini. Sempre presenti e attive durante le manifestazioni locali del Canavese, nelle feste, nelle adunate, proprio come vuole la tradizione.

Erano dieci le madrine presenti: Margherita Barsini, madrina del centenario della sezione di Ivrea; Elsa Vallesa, madrina del gruppo Ivrea centro e del vessillo; Agostina Conto, madrina del gruppo di Lessolo; Graziella Piccoli, madrina del gruppo di Castellamonte; Elena Licastro, madrina del gruppo di Caluso; Monica Pianfetti, di Cuorgnè, madrina del vessillo che, in assenza del capogruppo della sua città, ha ritirato l’attestato per il gruppo cuorgnatese; Vilma Dezzutto, di Tonengo di Mazzè, madrina del gruppo e del vessillo; Silvana Pasquero, madrina del gruppo di Bairo; Francesca Tarizzo, madrina del gruppo di Valperga; Wilma Ravetto, madrina del gruppo di Orio.

Molte altre non hanno potuto partecipare all’evento avvenuto ad Ivrea, ma il ringraziamento del presidente Cirio per il contributo dato agli Alpini è stato rivolto anche a loro. «È una tradizione, anche se non è un obbligo, che ogni gruppo alpino abbia la sua madrina - racconta una di loro, Silvana Pasquero -. È stata una bella esperienza quella di mercoledì, una prima volta ricca di emozioni. Anche i capigruppo, che avevano con loro la madrina, sono rimasti molto contenti di ritirare insieme gli attestati di orgoglio alpino. Quella della madrina è una consuetudine che c’è da sempre tra le penne nere e, dove è possibile, i gruppi scelgono una donna che partecipa attivamente alle attività, dai pranzi alle manifestazioni fino alle adunate. Le madrine, infatti, a questo appuntamento sono sempre presenti».

Un momento ricco di commozione è stato quello della consegna dell’attestato alla madrina di Castellamonte Graziella Piccoli, figlia di Marcello Piccoli, Medaglia d’oro al valor militare, sergente maggiore del sesto Reggimento alpino, poi passato, in maniera postuma, al grado di maresciallo e deceduto in Russia nel 1943.

La figlia non l’ha mai conosciuto, ma per lei e per la città di Castellamonte è una figura rappresentativa e sempre viva: «Siamo qui per ricordare anche lui - ha commentato Cirio -. Questa giornata è dedicata all’orgoglio alpino, a chi si è distinto, a chi ha perso la vita durante le guerre, a chi è portatore di questi valori».

Alle madrine dei gruppi alpini è stato consegnato anche un omaggio in ceramica, poi a chiudere l’incontro le fotV.C.

Читайте на 123ru.net