World News in Italian

Ivrea, telecamere agli orti di San Grato contro gli abbandoni dei rifiuti

Ivrea

Videosorveglianza agli orti urbani, per evitare gli abbandoni di rifiuti notturni all’interno del cantiere. Un provvedimento che l’amministrazione comunale di Ivrea non avrebbe voluto prendere, ma è stata costretta a farlo dopo i numerosi conferimenti illegali trovati dentro e fuori al cantiere.

«C’è anche chi ha lasciato lavatrici, divani», racconta il dirigente Fabio Flore che ci accoglie in ufficio tecnico insieme all’assessore Francesco Comotto. «Deve essere chiaro - spiega Comotto - che non tollereremo più comportamenti del genere, che costituiscono un reato. Nel momento in cui abbiamo iniziato a sistemare gli orti sapevamo che si sarebbe aperto un vaso di Pandora. Quindi, insomma, non ci mettiamo paura e non accetteremo che l’aria di cantiere divenga una discarica abusiva».

Parole chiare, insomma. Anche perché il significato del progetto degli orti urbani si può riassumere in due parole, che Flore non manca di sottolineare «rigenerazione urbana». Comotto non manca di sottolineare che il cantiere «è in sicurezza». E che anche l’ingresso all’interno, senza autorizzazione, è un reato. «È compito dell’amministrazione - spiega ancora Flore -, garantire la salute dei cittadini. Prima si coltivavano le patate in mezzo a tutti quei rifiuti. Ora, invece, saranno sistemati grazie a questo progetto».

Una grande perplessità dei residenti era legata alla questione della proprietà privata negli orti e se, gli appezzamenti non pubblici, verranno sistemati o meno. «In realtà - spiegano ancora Flore e Comotto -, l’intenzione c’è. Il problema è che non possono essere utilizzati fondi Pnrr su appezzamenti privati. Stiamo cercando forme di acquisizione, ma non è semplice. Anche perché chi risulta proprietario, spesso, avrebbe ormai 100 o 120 anni, sono persone spesso emigrate, alcune in Sudamerica. E, probabilmente, morte. Non sempre riusciamo a rintracciare gli eredi. Chi coltiva quegli appezzamenti, spesso, non sa neanche chi si tratta di proprietà privata».

I cumuli di rifiuti vengono separati in base allo smaltimento. I primi camion sono già partiti. Inizialmente l’amministrazione pensava di riuscire a finire le operazioni di smaltimento in un mese, ma visti la quantità inimmaginabile di rifiuti trovati, ora si spera di finire entro maggio. «Per il cantiere - precisa ancora Flore -, crediamo che ci vorrà ancora un annetto, anche se la data di fine lavori è prevista per dicembre 2025. Ma comunque crediamo di riuscire a terminarlo prima, anche se si tratta di uno dei più lunghi e complessi».

Rigenerazione urbana, poi, significa anche sostenibilità ambientale. Il legno e il ferro che saranno utilizzati per la costruzione delle nuove casette e delle recinzioni, infatti, provengono tutti da materiali riutilizzati. Non ci sarà disboscamento o estrazione da cave. Inoltre gli orti saranno autosufficienti energeticamente. Il progetto prevede che arrivi finalmente l’acqua all’interno: sarà scavato un pozzo artesiano munito di pannelli solari per il funzionamento che attingerà l’acqua direttamente dalla falda. «Però sarà erogata solo ad alcuni orari - precisa Flore -, così eviteremo sprechi o vandalismi».

Читайте на 123ru.net