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Scotti, la lezione del capitano: «A Siena si può vincere così»

Scotti, la lezione del capitano:

«A Siena si può vincere così»

foto da Quotidiani locali

PAVIA

Partenza complicata ma non impossibile in salita per la Scotti nel play in gold: la formazione pavese domenica (palla a due ore 18) giocherà sul parquet di Siena contro la Virtus. La formazione senese ha chiuso la stagione regolare seconda con 16 vittorie e 6 sconfitte, a pari merito con Cecina prima per aver vinto gli scontri diretti. Il PalaCorsoni non è un fortino, perché in stagione regolare, la Virtus ha ottenuto 9 vittorie tra le mura amiche, perdendo in tre occasioni, per cui non è una missione proibitiva per Pavia espugnare il campo senese. La Scotti dovrà metterci grinta e determinazione se vorrà mettere in difficoltà la Virtus e iniziare la seconda fase che porta ai play off con una vittoria, anche perché domenica 10 marzo al PalaRavizza arriva Cecina e si avrà già una prima idea del destino della squadra pavese in questi play in dove la Scotti affronterà in un girone all’italiana le 4 toscane della poule B di prima fase: le prime sei accederanno ai play off.

La lezione del capitano

«Siamo carichi e con una gran voglia di giocare – dice Alessandro Spatti, capitano della Scotti – stiamo lavorando da un paio di settimane per preparare questo esordio nella seconda fase». Spatti due anni fa giocava a San Miniato e conosce bene l’ambiente che troverà Pavia. «In Toscana il tifo è molto caldo – spiega l’ala pivot pavese – con la fisicità e l’aggressività un punto di forza. Conosco Siena, la squadra è più o meno la stessa di quando ci giocavo io, con l’aggiunta di qualche volto nuovo. Sarà difficile, ci aspetta una partita tosta, dura, con tante botte e, temo, pochi fischi arbitrali. Sono convinto che sarà anche un match tattico, perché Siena lavora bene in difesa. Dovremo essere pronti sia dal punto di vista fisico, sia tecnico». Coach Davide Cristelli ha parlato di Siena come di una squadra che gioca a ritmi lenti, ragionati. «Vero – ribadisce Spatti – noi non dovremo farci prendere dalla smania di correre. Dovremo evitare la frenesia di andare a mille all’ora sempre. Si può fare con il contropiede per una palla rubata o un rimbalzo difensivo, non sistematicamente in ogni azione». Sarà anche la gara del debutto di Andrea Banin, play classe 1994, bronese. «E’ arrivato da una settimana ed ha bisogno di ambientarsi – chiude Spatti – sono convinto però che già a Siena potrà esserci utile per dare respiro a Penny Hidalgo che sta giocando parecchio, per cui per noi è tutto di guadagnato». —

Maurizio Scorbati

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