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Morto a Trieste Pino Di Lorenzo storico esponente della Lpt

Morto a Trieste Pino Di Lorenzo storico esponente della Lpt

foto da Quotidiani locali

TRIESTE Trieste ha perso uno dei protagonisti della vita politica degli ultimi decenni, e in particolare della Prima Repubblica. È venuto infatti a mancare Giuseppe Di Lorenzo, noto a tutti come “Pino”. Un nome che riporta immediatamente a quella Lista per Trieste di cui Di Lorenzo fu pilastro e appassionato sostenitore. Aveva compiuto 97 anni pochi giorni fa. «Ed è stato lucido e intraprendente fino all’ultimo, come durante tutta la sua esistenza», racconta una delle figlie, Marianna.

Dalla polizia all’imprenditoria

Triestino nel cuore, nonostante sulla carta d’identità fosse indicata Barletta come città di nascita, Pino Di Lorenzo aveva iniziato a lavorare alla Fabbrica macchine entrando quindi in Polizia. Poi l’avventura nel mondo del commercio al dettaglio, nel settore delle calzature, che l’avrebbe portato all’affermazione come imprenditore.

Ma il suo spirito d’iniziativa e l’amore per la città non si appagarono del tutto finché non si fece coinvolgere dall’arrivo sulla scena politica locale della Lista per Trieste.

La politica

Con la bandiera del Melone fu consigliere comunale e poi assessore. Di Lorenzo volle quindi accompagnare la Lpt anche nella fase discendente. Fu lui, nel 2014, a presenziare alla vendita di quello che restava della storica sede della Lista, al secondo piano di Casa Sordina. «La vendita del “bene” è stata effettuata», disse all’epoca, a mo’ di necrologio, aggiungendo che «con essa» se ne andava anche «il movimento popolare Lista per Trieste».

All’epoca Di Lorenzo era stato infatti delegato dalla srl “Per Trieste” a seguire la compravendita del tesoretto immobiliare della Lista. «La sede era stata acquistata con le elargizioni dei soci “tesserati” della Lista per Trieste e con il contributo di Manlio Cecovini, Letizia Fonda Savio e Aurelia Gruber Benco», ricordava Di Lorenzo parlando dei tempi andati. «Dopo il 1996, periodo in cui la Lpt si alleò con Forza Italia, a causa delle negative vicissitudini sorte da quella data, la Lista per Trieste venne scuoiata al punto di cessare la sua autorevole presenza politico-amministrativa nella nostra città», insisteva con amarezza.

L’attività recente

Più di recente Di Lorenzo aveva presenziato all’intitolazione della piazzetta tra via delle Mura e via Capitelli, dietro al “Cemut” in zona Urban, a Manlio Cecovini, sindaco dal 1978 al 1983, co-fondatore della Lista per Trieste, europarlamentare dal 1979 al 1984 eletto nelle fila del partito liberale, consigliere regionale dal 1988 al 1993. Nella circostanza, Di Lorenzo era stato oratore ufficiale della cerimonia in qualità di promotore dell’intitolazione.

Lo scorso dicembre Pino Di Lorenzo aveva anche presentato un suo libro: “Zio padre”, al Caffè San Marco, una sorta di racconto autobiografico. Lascia le figlie Marianna, Michaela e Deborah. Un’altra, Miriam, era scomparsa prima di lui.

«Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere Pino Di Lorenzo esaudendo uno dei suoi più grandi desideri, l’intitolazione di una piazza a Manlio Cecovini – ha detto ieri sera il consigliere regionale Michele Lobianco – e da lì si è consolidata una sincera e profonda amicizia. È stato uomo colto, di raffinata conoscenza e infrangibile amore della e per la nostra Trieste. Persona radiosa, gioviale, dai solidi principi, con lui se ne va uno degli ultimi testimoni e protagonisti della storia politica e civica della nostra città. Lo ricorderò e porterò con me il suo slancio, immutato fino all’ultimo giorno, di amore per Trieste».—

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