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Cento giorni alle comunali a Pavia, centrodestra ancora senza candidato

Pavia. Il conto alla rovescia è scattato ieri: cento giorni alla data delle elezioni comunali, l’8 e 9 giugno prossimi. Il centrodestra è ancora in cerca di un candidato, tra civici che compaiono ed endorsement del governatore Fontana al sindaco uscente. E, stando a quanto si dice negli ambienti del centrodestra pavese, ancora non si vede terra.

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Il nodo Fracassi

Uno dei temi che non sono ancora chiari, nè sono stati chiariti, riguarda il futuro del sindaco uscente, il leghista Fabrizio Fracassi. Lui, fedele alla consegna del silenzio, non ha ancora dichiarato pubblicamente cosa intenda fare. La Lega, con il segretario provinciale Jacopo Vignati, ha preso posizione per un secondo mandato e al primo cittadino è arrivato l’appoggio del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che lo ha definito “un ottimo sindaco”. Tuttavia pare che Forza Italia e Fratelli d’Italia la pensino diversamente. Fracassi potrebbe anche decidere di fare un passo indietro, e nelle ultime ore si vocifera, in prospettiva, di una poltrona per lui in un importante ente regionale che si occupa di trasporti. Tuttavia, se anche il sindaco uscente rinunciasse alla ricandidatura, resta vuota la casella con il nome di chi sfiderà il centrosinistra di Michele Lissia a giugno.

In questo clima di incertezza, si sviluppa quello che nello slang politico viene chiamato toto candidato, attività che prolifera laddove non vi siano punti fermi. Il nome di Elena Maga, ex segretaria generale della Cisl, è comparso e si è eclissato con altrettanta repentinità. Pare che la stessa abbia fatto capire di essere poco interessata ad affrontare una campagna elettorale che sarà molto impegnativa.

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Un nome da Milano

Da un paio di giorni, poi, circola la voce secondo cui il coordinatore regionale di Forza Italia, Alessandro Sorte, avrebbe lanciato il nome dell’avvocato pavese Gianluca Calvi. Candidatura di prestigio, ma ieri sono stati gli stessi vertici locali del partito a smentire il nome.

Sotto l’etichetta “candidature civiche”, poi, nelle ultime ore si sono affacciati nomi di medici che, quando si tratta di raccogliere voti, sono sempre una garanzia. Da un lato il neurochirurgo Paolo Gaetani, vicino alle posizioni di Fratelli d’Italia, dall’altro quello di Maurizio Raimondi, ex responsabile provinciale del 118 oggi primario del servizio di Anestesia e rianimazione all’ospedale di Voghera. Voci che si rincorrono e che in alcuni casi mandano in fibrillazione il mondo del centrodestra.

A Milano, al tavolo regionale che ha già benedetto le candidature per le comunali a Bergamo e Cremona, la discussione è ancora aperta. I contributi dal territorio sono utili, ma la situazione è delicata e potenzialmente instabile. A microfoni spenti, fuori dalla Lega, c’è chi dice che l’eventuale ricandidatura di Fabrizio Fracassi potrebbe portare a una separazione, con Fratelli d’Italia e Forza Italia pronti a stringere un patto a due. D’altro canto c’è anche chi ricorda che un nome “nuovo” a 100 giorni dalle elezioni dovrebbe comunque farsi conoscere dall’elettorato di centrodestra. Insomma, la situazione al momento rimane abbastanza fluida e poco prevedibile.

Cremona e Bergamo, scelte già fatte

Il Risiko delle comunali in Lombardia vede tre capoluoghi di provincia in palio. A Bergamo, il centrodestra ha puntato su un civico di area FdI per lanciare la sfida all’uscente Giorgio Gori: si tratta dell’avvocato Andrea Pezzotta di 67 anni. Anche gli elettori di Cremona saranno chiamati alle urne per rinnovare l’amministrazione oggi guidata dal sindaco di centrosinistra Gianluca Galimberti. In questo caso il centrodestra punta le proprie speranze su Alessandro Portesani, 41 anni, imprenditore, candidato civico gradito alle tre principali componenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Pavia, quindi, sta iniziando a essere un vero e proprio “caso” lombardo.

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