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Giovi Logistic Park «A regime porterà 300 posti di lavoro»

Giovi Logistic Park «A regime porterà 300 posti di lavoro»

foto da Quotidiani locali

l’azienda

Dodici mesi, esattamente come da programma. Tanto c’è voluto per realizzare gli 83.000 metri quadrati del “Giovi Logistic Park” di Silvano Pietra, nuovissimo centro logistico inaugurato ieri mattina sulla provinciale 12 che collega i comuni di Silvano e Casei. Sviluppato dalla Garbe Industrial Real Estate Italy (braccio italiano dell’azienda tedesca Garbe) in collaborazione con SFO Capital Partners e gestito da Prelios Sgr, è un colosso edilizio con 12 metri di altezza, 1.600 mq di uffici, più di 78.000 mq di magazzini e 89 baie di carico costituito da 8 moduli indipendenti, ognuno dei quali dotato di aree adibite ad uso logistico, uffici, servizi e locali carica muletti. Completano il tutto 300 parcheggi auto e 24 per bilici. Nonostante i numeri impressionanti, il parco logistico è stato realizzato con l’utilizzo di materiali e tecnologie eco-friendly e, nei prossimi mesi, dovrebbe ottenere la certificazione “Leed Platinum”, ovvero la più alta in una scala che considera tutti gli aspetti che concorrono a definire una costruzione “sostenibile”. Operativo da pochissimo, il centro logistico ospita già due aziende: la Rhenus (uno dei leader mondiali di servizi di trasporti e logistica) la Staci Italia (azienda che offre servizi che vanno dalla ricezione e controllo dei prodotti, stoccaggio, preparazione di ordini al trasporto ai servizi web, siti e-commerce, market place) ma sono in fase in definizione anche altri contratti di locazione. In totale (parola di Marco Grassidonio, responsabile di Garbe Industrial Real Estate Italy) quando l’immobile sarà completamente affittato, dovrebbe mettere a disposizione del territorio circa 300 posti di lavoro.

«Questo innovativo complesso logistico – commenta il sindaco di Silvano Pietra Paolo Mutti, presente al taglio del nastro insieme ai vertici delle aziende coinvolte - va riqualificare un’area dismessa dove sorgeva la fornace fondata dalla famiglia Valdata, alla quale è subentrata la proprietà Danesi, che per quarant’anni ha dato lavoro a diverse famiglie silvanesi e non solo. Il mio auspicio è che la nuova logistica, oltre ad aver risanato l’area in cui sorge, continui a dare lavoro ai miei concittadini che ne hanno la necessità e generi l’indotto a favore delle attività locali. Grazie a questa importante attività imprenditoriale, il nostro Comune ha ricevuto oneri per oltre un milione di euro che sono serviti a rinnovare la rete idrica e stradale, alla costruzione di un parcheggio ed un peso pubblico, opere che con gli attuali contributi statali, non avremmo mai potuto realizzare». SERENA SIMULA

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