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Spintoni, urla e volantini strappati: a Torino aggressione sei contro uno ai danni di un banchetto di FdI

Nuovo episodio di violenza stamattina a Torino da parte degli ambienti antagonisti: a farne le spese due ragazzi di FdI, aggrediti da un gruppo di sei esponenti dei centri sociali al termine di un banchetto con volantinaggio sui temi del quartiere. L’episodio è avvenuto intorno alle 12.30 in zona San Paolo, nei pressi del mercato, e non ha avuto conseguenze gravi anche grazie all’intervento della polizia.

Esponenti dei centri sociali all’assalto del banchetto di FdI a Torino

I due ragazzi erano rimasti soli al termine del banchetto mentre il capogruppo di FdI in Circoscrizione 4, Raffaele Marascio, era andato a prendere la macchina per caricare il materiale. L’impressione ricavata dai militanti è che gli antagonisti abbiano aspettato quel momento per entrare in azione. All’inizio si sono avventati sul materiale, cercando di portarlo via e spezzando l’asta di una bandiera. Poi hanno iniziato a spintonare e cercare di malmenare i ragazzi che lo difendevano.

Gli antagonisti scappati alla vista della polizia

La polizia, non lontana, si è accorta di quello che stava avvenendo ed è intervenuta. Gli antagonisti a quel punto sono scappati. “Ormai siamo abituati a questo clima e, poiché diamo sempre comunicazione delle nostre attività, anche la polizia monitora la situazione”, ha spiegato al Secolo Marascio, ricordando che non lontano dal mercato c’è il centro sociale Gabrio.

“Ecco i risultati delle politiche Pd di legalizzazione dei centri sociali”

“Siamo davanti all’ennesimo episodio di violenza ad opera degli esponenti dei centri sociali della nostra città. Dopo gli atti di violenza davanti alla Questura questa settimana, oggi veniamo aggrediti fisicamente durante un semplice e pacifico banchetto politico. Sono questi i risultati delle politiche di dialogo e legalizzazione del centro sociale Askatasuna messe in atto dal Partito democratico. È ora di dire basta!”, ha commentato il capogruppo di FdI in Consiglio comunale, Giovanni Crosetto, che aveva partecipato al banchetto nella prima mattinata. “Siamo davanti a gente che si sente autorizzata ad aggredire un libero volantinaggio di esponenti e militanti di FdI in pieno giorno”, ha aggiunto Marascio, sottolineando che “la situazione sta diventando intollerabile. Chiediamo un’immediata presa di posizione da parte del Sindaco Lo Russo e della sua giunta”.

Foti: “Vile aggressione. Tutte le forze politiche condannino”

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti: “Torino ancora una volta è teatro di una vile aggressione a militanti di FdI. Lo scontro dialettico che si è acceso nelle ultime settimane e la strumentalizzazione dei fatti avvenuti con le manifestazioni di Firenze e Pisa non hanno certo contribuito ad abbassare il livello di un confronto politico che si era già surriscaldato in contrasto al governo”. “Ci auguriamo – ha detto Foti – che tutte le forze politiche condannino quanto accaduto a Torino, per fare cadere nel vuoto i tentativi di esasperare un clima da parte di chi vuole riportare indietro le lancette della storia italiana, a un drammatico passato fatto di violenza e terrorismo”.

FdI raccoglie le firme contro la regolarizzazione dell’Askatasuna

Sempre oggi FdI di Torino ha avviato una raccolta di firme per un “referendum abrogativo comunale” per la revoca della delibera del Comune per regolarizzare l’Askatasuna. “Chiediamo la revoca della delibera della giunta Lorusso, perché più che coprogettazione si sta parlando di una sanatoria”, ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte.

Marrone: “Una sanatoria che rischia di legittimare la violenza politica”

“Non è vero che l’immobile è stato riconsegnato al Comune, visto che dentro ci sono ancora degli occupanti”, ha proseguito l’esponente di FdI, ricordando che la regolarizzazione sarebbe “una legittimazione inaccettabile della violenza politica che gli eredi dell’Autonomia operaia continuano a portare avanti in ogni contesto possibile della nostra città, aggredendo le forze dell’ordine, praticando la violenza politica e non accettando mai il dialogo democratico”. All’iniziativa era presenta anche la parlamentare Augusta Montaruli.

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