Anche a Udine meno gite scolastiche a causa della burocrazia: ecco chi parte e chi no
UDINE. Prima il Covid, ora la burocrazia. Il risultato resta comunque il medesimo: niente gite scolastiche. I più colpiti sono gli istituti di maggiori dimensioni e a farne le spese sono i ragazzi delle superiori. A Udine, ad esempio, la gran parte degli studenti di Malignani e Copernico dovrà rinunciare ai consueti viaggi d’istruzione, considerati momenti importanti nella crescita di un adolescente.
A generare il problema è stata l’estensione dell’obbligo di applicare il codice degli appalti anche agli istituti superiori, che di fatto ha finito per complicare il lavoro delle segreterie fino al punto di dover cancellare le gite. Si è salvato soltanto chi è riuscito a fare tutto lo scorso autunno, a inizio anno scolastico.
Chi ha aspettato si è ritrovato invischiato nelle complessità della burocrazia, come ad esempio l’obbligo per le scuole di utilizzare il MePa, il mercato digitale per gli acquisti, e la stazione appaltante.
Una deroga alla norma che dà tempo, per adeguarsi, fino al mese di settembre è arrivata solo qualche settimana fa dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Troppo tardi per consentire agli istituti di procedere.
«La delibera dell’Anac è arrivata tardi – ammette Luca Gervasutti, dirigente del liceo Stellini e fresco presidente dell’Associazione nazionale presidi in Friuli Venezia Giulia –. Pensare di organizzare gite entro maggio diventa complicato. Anche perché le agenzie di viaggio in questo periodo cominciano a essere oberate di lavoro. La cosa preoccupante è che con il nuovo anno scolastico le cose andranno ancora peggio – aggiunge Gervasutti –. O si rivolve in maniera strutturale questa criticità considerando gli istituti come istituzioni con caratteristiche a sé stanti, oppure rischiamo di non far andare in gita nemmeno i ragazzi delle scuole più piccole».
Lo Stellini ha aggirato le difficoltà organizzando i viaggi di istruzione già a ottobre. Altri istituti, come il liceo artistico Sello, hanno dovuto fare i conti con l’incremento dei costi. «Molte classi non hanno raggiunto i criteri per partecipare ai viaggi di istruzione, pertanto non abbiamo superato la soglia prevista – afferma la dirigente Rossella Rizzatto –. Si dovrà trovare una soluzione di fattibilità operativa per le istituzioni scolastiche».
È andata peggio all’istituto Malignani. «Quest’anno limiteremo le visite d’istruzione solo alle classi quinte, mentre le quarte potranno effettuare dei soggiorni linguistici», spiega il preside Oliviero Barbieri. Problemi anche al Copernico, come evidenzia Paolo De Nardo: «Siamo stati costretti a cancellare i viaggi di istruzione in tutte le classi quarte per non andare sopra soglia – spiega –, salvo poi ricevere dall’Anac, a fine febbraio, una deroga. Fuori tempo massimo».
Tra le difficoltà riscontrate dalle segreterie delle scuole ci sono procedure troppo lunghe e complesse, soprattutto per quanto riguarda le gare d’appalto, oltre a un incremento dei costi causati soprattutto dall’utilizzo del MePa.