Conegliano, maxi furto all’officina di riparazioni: trafugati due trattori da 120 mila euro
Torna a colpire in provincia di Treviso la banda dei trattori. Pochi giorni fa, nel mirino dei malviventi sono finiti due trattori, usati specificamente nella raccolta della frutta. Un colpo da 120.000 euro messo a segno alla “Tractorservice” di Conegliano, una nota azienda che si occupa di riparazioni di macchine agricole con marchio “New Holland”. I titolari hanno subito denunciato il furto ai carabinieri della compagnia di Conegliano.
Il furto è stato messo a segno nella notte di giovedì alla “Tractorservice”, un’officina autorizzata New Holland, che ha sede in via San Giuseppe a Conegliano, nello stesso stabile del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno.
I ladri hanno approfittato della notte di pioggia per introdursi nel cortile dell’officina, condivisa con il consorzio, e per rubare due mezzi, di proprietà di altrettante aziende agricole private.
«Si tratta di macchine di grosso valore ma non tanto grandi, che trovano benissimo posto nei cassoni dei rimorchi», spiega Marco Mazzonetto, titolare della “Tractorservice”. «Le avevamo riparate ed erano state messe nel cortile perché all’idomani sarebbero state pronte per la consegna ai proprietari. «Purtroppo, però, abbiamo fatto un’amara scoperta».
All’indomani, infatti, dei due mezzi pronti per la consegna non c’era più l’ombra. «I ladri hanno avuto il tempo per caricare i mezzi ed andarsene, chiudendo anche il cancello - continua Mazzonetto. Per questo motivo nemmeno le guardie giurate si sono accorte di nulla, durante il passaggio notturno.
«È la prima volta in 18 anni di attività che subiamo un furto. L’amarezza è tanta perché le macchine sono dei clienti è questo fa ancor più male. Noi siamo assicurati ma è noto che comunque le operazioni di risarcimento sono sempre complicate. I nostri clienti, purtroppo, non sono assicurati. So che una settimana esatta fa c’è stato un furto anche da un rivenditore di trattori a Portogruaro. Anche in quel caso è stato rubato un mezzo, nuovo, del valore di qualche centinaio di migliaia di euro. È bene che si sappia ciò che è successo perché gli operatori del nostro settore tengano l’attenzione alta. Purtroppo, il capannone della nostra attività è di proprietà del Consorzio e da tempo avevamo chiesto di poter installare un sistema di allarme con videosorveglianza proprio per far fronte ad episodi del genere».
Il sospetto è che ad agire sia stata una banda dell’Est Europa. «Agiscono di notte - conclude amaramente Mazzonetto - e quando ti accorgi del furto e lo denunci i mezzi rubati ormai sono oltreconfine. I carabinieri ci hanno detto che hanno fatto la segnalazione a livello europeo: speriamo serva a qualcosa».
Purtroppo, il furto dei trattori e delle attrezzature agricole continua a rappresentare da anni una vera e propria emergenza nella Marca Trevigiana. Normalmente ad agire sono bande dell’Est Europa che agiscono di notte e con una serie di espedienti riescono a trasferire la refurtiva nei paesi d’origine e su altri mercatiche necessitano di innovazione.
Il sistema è in mano per lo più a bande di europei dell’est che si appoggiano spesso su basisti locali. La tecnica è ormai sempre la stessa: rubano la macchina, la nascondono per qualche giorno in modo da guadagnare il tempo per eliminare eventuali sistemi satellitari, o per modificare il numero di telaio, o per ottenere nuove immatricolazioni.
Poi la refurtiva viene caricata su tir diretti a Est: in genere Romania, Bulgaria o Albania.