Via tutta l’erba dello stadio Rocco di Trieste: avanti tutta per poter rigiocare già in aprile

TRIESTE Dopo tanta attesa, procedono a spron battuto le operazioni di rifacimento del manto erboso del Rocco. Come attestano le immagini scattate ieri da Andrea Lasorte, il tappeto verde è stato ormai completamente rimosso in una settimana, assieme a circa mezzo metro sottostante: al posto del campo c’è una distesa di terra e fango, campeggia una montagnola nata proprio dal materiale asportato.

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Il cantiere da oltre un milione per il recupero in extremis del campo è frutto di un emendamento in Consiglio regionale varato in fase di assestamento dai consiglieri triestini del centrodestra Claudio Giacomelli, Giuseppe Ghersinich, Carlo Grilli e Michele Lobianco e firmata anche dagli esponenti del centrosinistra Roberto Cosolini e Francesco Russo.

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Il documento ha aggiunto la posta alla lista delle spese della Regione, legandola a un evento futuro della Figc come motivazione. La Lega Dilettanti Fvg ha quindi preso in mano l’esecuzione dei lavori, evitando così le tempistiche più lunghe che sarebbero conseguite a una presa in carico diretta da parte dell’istituzione locale o di quella regionale.

Come annunciato dal Piccolo, si stima che i tempi saranno rapidi: un mese e mezzo o due, è al momento la previsione di cantiere. In apertura di lavori, però, lo stesso presidente della Lega Fvg Ermes Canciani ha confermato che a parere dei tecnici l’intervento potrebbe concludersi ben prima, addirittura in tempo per la partita fra Triestina e Virtus Verona prevista per domenica 7 aprile.

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La finestra, meteo permettendo, starà comunque fra questa data e quella della successiva gara in casa dell’Unione, con il Novara, sabato 20 aprile. Sarà l’ultima della stagione regolare. Poi scatterà l’ora dei play-off. Già, i play-off. Resta aperto l’interrogativo su dove si giocheranno. Il Comune non demorde sul fronte dei concerti.

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Come da agenda, le esibizioni di Ultimo e Max Pezzali si terranno proprio al Rocco, sopra il prato appena rifatto, il 2 e l’8 giugno. Ai concerti - che saranno comunque preceduti da un periodo di chiusura dello stadio per allestimenti e prove - seguiranno 20 giorni di ulteriori lavori per il ripristino del manto. A occuparsene, come accade per il cantiere attuale, sarà la società lombarda Powergrass Srl.