Abruzzo, Meloni: “Non importa quanto un campo sia largo, importa quanto è coeso” (video)
“Non importa quanto un campo sia largo, quello che conta è che quel campo sia coeso“. In un video postato sui propri social Giorgia Meloni ha ribadito le congratulazioni a Marco Marsilio, “primo presidente della Regione Abruzzo ad essere riconfermato dai cittadini per un secondo mandato”, e il “ringraziamento a tutto il centrodestra che è stato premiato per il buon governo di questi anni”. Lo ha fatto sottolineando la natura di vera coalizione dell’alleanza, che anche in questo frangente ha dimostrato di avere “un’idea chiara da raccontare e da costruire per i cittadini”. “E noi – ha assicurato il premier – faremo tutto quel che possiamo per non deludere le aspettative dell’Abruzzo che ripone grande fiducia in noi: grazie Abruzzo”.
Grazie Abruzzo! pic.twitter.com/KPpMcGzG5E
LEGGI ANCHE— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 11, 2024
Ciriani: “Gli abruzzesi dimostrano che le alleanze non si costruiscono a tavolino”
Il tema della solidità delle coalizioni, dell’autenticità delle alleanze basate su valori e progetti condivisi e non su meri cartelli elettorali contro qualcuno, è stato affrontato anche dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. “Gli abruzzesi, accordandoci ancora la loro fiducia, hanno dimostrato che le alleanze, le coalizioni, i campi larghi o larghissimi non possono essere costruiti a tavolino, ma devono basarsi su valori e visioni comuni”, ha sottolineato l’esponente di FdI, aggiungendo che “hanno provato a enfatizzare lo scontro come se fosse un referendum su Giorgia Meloni e sul governo e ne sono usciti malconci”. “La coalizione incrementa i voti rispetto alle elezioni del 2019 ed è più unita e solida che mai, sia a livello nazionale che a livello locale”, ha quindi ricordato Ciriani, augurando a sua volta buon lavoro a Marsilio.
Foti: “Dall’Abruzzo batosta ai pifferai di montagna Schlein, Conte e peduncoli vari”
Per il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, poi “quella di Marco Marsilio è una vittoria che non solo conferma l’ottimo lavoro svolto da FdI e dal centrodestra in Abruzzo, ma che spazza via infamie e calunnie diffuse sui media poco prima dell’inizio delle votazioni. L’affermazione elettorale vede la batosta dei pifferai di montagna, Schlein, Conte e peduncoli vari che andarono per suonare e furono suonati”. Foti, quindi, ha parlato della “definitiva implosione del ‘campo’ poco ‘largo’ e molto ‘minato’. Chi si illudeva su di una vittoria di D’Amico per presentare il conto politico a Giorgia Meloni e al suo governo non ha che da fare i conti su di una clamorosa sconfitta: il campo largo, infatti, diventa più stretto nelle urne se si confronta il risultato odierno con quello delle precedenti elezioni politiche e regionali”. “In conclusione – ha quindi scherzato il capogruppo di FdI alla Camera – ben si può dire, ricordando le parole del Vate: ‘Marzo, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzo Schlein, Conte, Fratoianni, Calenda e Renzi lascian le piazze e vanno verso il Tevere: scendono nei risultati elettorali verdi di rabbia’”.
Malan: “Premiati il buongoverno di Marsilio in Abruzzo e di Meloni a livello nazionale”
“Siamo molto soddisfatti del risultato in Abruzzo. Gli abruzzesi – ha detto il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan – hanno premiato il buon governo di Marco Marsilio a livello regionale e il buon governo di Giorgia Meloni a livello nazionale. Il centrodestra guadagna sette punti rispetto alle elezioni politiche, FdI è il primo partito, sconfitta la sinistra e le macchine del fango. Siamo soddisfatti e interpretiamo questo risultato come un incoraggiamento a proseguire nell’attuazione del programma”.
Donzelli: “Le hanno provate tutte, poi gli abruzzesi li hanno svegliati”
È stato poi il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a ricordare che “le hanno provate tutte: coalizioni improbabili costruite in laboratorio, diffusione di sondaggi fasulli, gravi diffamazioni durante il silenzio elettorale, tutto amplificato dalla grancassa mediatica”. “Sognavano di raccontare la crisi del governo Meloni e la forza dirompente del ‘campo largo’ di Schlein e Conte. Poi stamattina i cittadini abruzzesi li hanno svegliati”, ha proseguito il deputato, sottolineando che “il centrodestra e FdI in Abruzzo vincono non solo in termini percentuali, ma anche assoluti: Marsilio conquista circa 28mila voti in più rispetto a cinque anni fa e di 29mila rispetto alle politiche del 2022”.
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