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Tromba d’aria a Porto Mantovano, si contano i danni

La conta dei danni. All’indomani della tromba d’aria che si è abbattuta il 10 marzo su Porto Mantovano e in particolare sulla zona artigianale di via Bachelet scoperchiando capannoni e sul cantiere della nuova scuola materna di strada Dosso, sradicando la recinzione e trascinando il materiale edile per diversi metri fino a colpire alcune auto in sosta, il Comune invita i cittadini a segnalare i danni subiti. Nel frattempo l’amministrazione esprime l’intenzione di coinvolgere anche la Regione.

Valutazioni in corso

«Le valutazioni in corso sono in due direzioni - spiega il vicesindaco Pier Claudio Ghizzi - da un lato quelle relative al cantiere, dall’altro quelle dei danneggiamenti a terzi, come i privati cittadini». In questo secondo caso è stata messa a disposizione la mail protocollo@comune.porto-mantovano.mn.it, per chiunque voglia indicare di essere stato vittima del maltempo. «Abbiamo iniziato subito a raccogliere le segnalazioni dei residenti - prosegue Ghizzi – e chi ritiene di aver subito danni a causa dei pezzi della recinzione del cantiere che sono volati via può fare riferimento all’indirizzo mail dell’ufficio protocollo, spiegare e documentare la situazione. Noi poi ci occuperemo di inoltrare tutto alla ditta che ha in mano i lavori - la Devi Impianti Srl - che procederà tramite la sua assicurazione».

Chiamata alla Regione

In queste ore verrà contattata anche la Regione. «Stiamo cercando di attivarci per chiedere una mano, visto l’evento calamitoso di natura eccezionale. In altri casi simili erano stati messi a disposizione degli aiuti. Potremo però essere più precisi appena avremo certezze in tal senso e sarà ovviamente nostra cura informare i cittadini».

Problemi di sicurezza

Nella mattinata dell’11 marzo la situazione era stata per la maggior parte ripristinata, ma restano diverse perplessità da parte di abitanti e gruppi di opposizione. «Di istinto – commenta Andrea Bindini del gruppo consiliare della Lega - nel tardo pomeriggio di domenica sono tornato a Porto Mantovano e ho fatto un giro per rendermi conto della situazione. Bisogna ringraziare che non ci siano stati feriti o, peggio ancora, danni forti a persone. Ci sono però danni a terzi e a strutture. Non è mia competenza esprimermi sulla recinzione, ma mi auguro che sia stata valutata per bene la sicurezza di chi ci lavora e di chi ci sta attorno e mi auguro che vengano risarciti coloro che hanno subito danni oltre a prendere in considerazione lo smantellamento di tale recinzione. Il Comune deve rendersi garante perché vengano fatti rispettare i piani di sicurezza – aggiunge – e deve anche valutare che vengano fatte strutture e recinzioni che non devono in nessun modo poter recare danno a persone o cose».

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