Cosa vuol dire Predictive Analytics, che dati abbiamo a disposizione e quali prospettive ci sono
Nel settore dei big data e del marketing analytics in Italia, nella maggior parte dei casi, si parla di descriptive analytics. Anche se in crescita, non è ancora così diffuso l’expertise nel cosiddetto advanced analytics, dove i dati non vengono soltanto raccolti e sottoposti a un’analisi superficiale, ma vengono anche elaborati, sintetizzati e utilizzati per una ottimizzazione professionale e produttiva. Un settore specifico dell’advanced analytics è quello del predictive analytics: l’unione tra la raccolta dei Big Data e dell’intelligenza artificiale porta a sviluppare strumenti e piattaforme di analisi previsionale, che possono essere utili alle aziende per meglio direzionare le proprie attività, anticipando tendenze e comportamenti.
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Predictive Analytics e dati a disposizione: l’analisi dell’Osservatorio del PoliMI
L’analisi che l’Osservatorio Big Data del Politecnico di Milano ha fatto si basa sulla consultazione, attraverso survey, di 619 CIO, Responsabili Analytics, Responsabili IT e figure apicali di piccole e medie imprese. Inoltre sono stati approfonditi 20 casi di adozione di soluzioni e progettualità di Analytics. Come abbiamo già visto nel primo articolo del nostro monografico odierno, possiamo concludere che il mercato dei Big Data in Italia è in forte espansione, ha un valore di 2,85 miliardi di euro ed è cresciuto del 18% rispetto allo scorso anno. Un grande boost, sicuramente, è stato generato dallo sviluppo dei tools di intelligenza artificiale generativa, che è ancora appannaggio del settore delle grandi imprese e delle multinazionali (che intercettano l’83% della fetta di mercato, contro il 17% delle piccole e medie imprese).
Se guardiamo soltanto a sei anni fa, comprendiamo quanto la crescita di questo mercato sia stata esponenziale: siamo passati da 1,1 miliardi di valore ai 2,85 miliardi del 2023, con degli indici tendenziali che porteranno il mercato a una crescita ulteriore nel 2024. A proposito del settore più avanzato, le organizzazioni che hanno avviato almeno una sperimentazione in ambito Advanced Analytic sono il 73%, crescendo dell’8% rispetto all’anno precedente. Ma non sempre queste aziende hanno attribuito alla Data Science un valore determinante nelle decisioni strategiche che le aziende stesse hanno dovuto prendere.
Le PMI e l’advanced analytics
Anche le piccole e medie imprese stanno cercando di fare uno step in più nell’ambito dell’analisi dei dati: tra le realtà che svolgono analisi dati almeno descrittive, il 68% sta sperimentando anche nel campo delle analisi predittive. Ma in che modo viene utilizzata l’analitica predittiva all’interno delle PMI? Una motivazione importante è sicuramente collegata alla predizione in ambito finanziario, ma ci sono anche altre declinazioni, principalmente nel settore del marketing (per quanto riguarda le previsioni sull’abbandono di un prodotto o sulla possibilità di fare upselling).
Grandi aziende stanno cercando di entrare in un rapporto dialetticamente sempre più stretto con i Big Data, investendo anche su professionalità come i data scientist. Piccole e medie imprese, invece, sono più prudenti e, sebbene si stiano avvicinando sempre più al mondo dei Big Data (viste anche le sfide a cui le sta sottoponendo l’intelligenza artificiale), preferiscono affidarsi a interlocutori e fornitori esterni, strutturando al loro interno alcune figure in grado di dare lettura e interpretazione dei dati.
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