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Da via Santa Tecla a viale Miramare: gli effetti del Piano del centro storico a Trieste

TRIESTE Miniterrazze a vasca, abitabilità dei sottotetti, collegamenti verticali come scale e ascensori, tetti verdi pensili e altre modifiche: agli uffici dell’Urbanistica comunale l’assessore Michele Babuder ha chiesto un primo bilancio sul Piano particolareggiato del centro storico (da ora Ppcs), entrato in vigore quasi tre anni fa, il 21 luglio 2021, sostituendo dopo oltre 40 primavere lo strumento precedente noto come piano Semerani.

Il riscontro assessorile è all’insegna di una prudente soddisfazione: «Le ricadute di questa tipologia pianificatoria andranno valutate nel medio-lungo periodo, nell’arco dei 5-10 anni. Da un primo parziale esame possiamo dire che sono stati attivati interventi di qualità, che hanno contribuito all’immagine di una città curata e ordinata, che non vede cantieri fuori contesto o di negativo impatto estetico».

Il quadro operativo

Dopo la premessa, ecco il quadro operativo. Babuder apre le mappe fornitegli dagli uffici, dalle quali emerge una duplice classificazione, le cosiddette Umi (unità minime di intervento) a descrivere piccole aree di attività e gli interventi invece circoscritti a singole situazioni.

Le Umi prese in considerazione sono quattro: la 1, la 2, la 4, la 8. Le prime due coincidono con gli stabili in androna Campo Marzio, posti sulla sinistra salendo verso la sede universitaria, in passato attività commerciali e metallurgiche. Dirimpetto officine e una palestra. In questa fase è in corso per gli edifici la progettazione.

Distante poche decine di metri è l’Umi 4, alla fine sulla destra di via Santa Tecla, avendola imboccata da salita Promontorio: progettazione e realizzazione sono date per concluse.

Ex Filodrammatico

L’Umi 8 coincide in sostanza con l’ex Filodrammatico in via degli Artisti: Gabriele Ritossa, che insieme a due soci ha impostato il recupero del rudere teatrale, ha recentemente comunicato che sono stati venduti quasi tutti gli appartamenti e che spera di vedere entrare gli acquirenti in primavera. Manca una parte della documentazione relativa al garage.

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Sette operazioni

Accanto a queste “micro-zone” Babuder elenca sette operazioni più circoscritte, di varie caratteristiche e di varia destinazione. Talvolta le ristrutturazioni sono iniziate prima del Ppcs, che comunque ha contribuito a fornire opportunità modificative nel durante.

Su questo capitolo troviamo il futuro albergo palazzo Kallister in piazza della Libertà, progetto definito e realizzazione in corso. Stessa prognosi per il palazzo double face delle Poste e dell’ex Intendenza di finanza, anche quest’ultimo promesso hotel. Progetto in corso in viale Miramare 7, un ex stabile Parisi anch’esso candidato al comparto ricettivo.

Progetto terminato e cantiere operativo in viale Miramare 9, di fianco al 7. Via San Michele va a referto con gli edifici ai civici 32-34, i penultimi salendo verso largo Canal. Cantieri conclusi, infine, sia all’hotel Hilton in piazza Repubblica che tra via Tarabocchia e via Slataper nella casa che ospitò la macelleria della famiglia Rocco.

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