Russia, stanno facendo morire il dissidente Aleksei Gorinov in carcere
Aleksej Gorinov, incarcerato e condannato per “falsità” sull’esercito, è stato privato di un normale sonno ininterrotto di otto ore, una vera tortura alla quale è stato sottoposto in una cella della colonia n.3 di Vladimir. Ne ha parlato lui stesso in una lettera a RusNews.
Alexei Gorinov è stato deputato municipale di Mosca ed è stata la prima persona condannata in base all’articolo sui “falsi” sull’esercito russo. Nel luglio 2022 è stato condannato a sette anni di reclusione, in particolare per aver proposto un minuto di silenzio “per le vittime dell’aggressione militare in corso in Ucraina” durante una riunione dei deputati. Nel novembre 2023 è stato aperto un altro procedimento, pesantissimo, contro Gorinov con l’accusa di “giustificazione del terrorismo”. Sotto accusa erano le sue conversazioni con gli altri prigionieri.
Gorinov è stato classificato come detenuto “inclinato alla fuga”, per questo motivo viene controllato di notte ogni due ore. “Controllo accompagnato dall’apertura rumorosa della porta, degli scarponi dei secondini, e da una voce registrata e ad alto volume”, scrive Gorinov.
Inoltre, il dissidente politico deve passare la notte intera con la luce intensa di una lampada, quindi è costretto a coprirsi la testa con una coperta. Ma la coperta gli viene puntualmente strappata dalla testa. “Devo assicurarmi che sia la mia testa”, denuncia con ironia Gorinov, “il mio sonno è costantemente sconvolto e spezzato in piccoli segmenti”.
Nel dicembre 2023, gli avvocati di Alexei Gorinov, che ha una grave malattia polmonare cronica, hanno annunciato un significativo deterioramento della sua salute. Medici e deputati russi hanno pubblicato diversi appelli a Vladimir Putin chiedendo cure mediche di emergenza per Alexei Gorinov. Inutilmente.
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