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Infarto mentre è a casa della madre. A Cittadella muore imprenditore di 55 anni

Infarto mentre è a casa della madre. A Cittadella muore imprenditore di 55 anni

foto da Quotidiani locali

Si è spento ad appena 55 anni, era l’amico di tutti. La comunità di Cittadella piange l’improvvisa scomparsa di Fabio Scalco: imprenditore, un uomo votato alla socialità, è stato stroncato da un infarto mentre era dalla madre.

Lascia la moglie Laura Mezzalira e il figlio Riccardo, che lo scorso ottobre si era laureato in scienze motorie e che svolge la professione di istruttore in palestra, preparatore atletico di una delle squadre dell’As Cittadella, allenatore del Santa Maria e organizzatore di corsi. Riccardo era il grande orgoglio del padre.

Contitolare di un’impresa che si occupa di dispositivi pos e lettori di carte di credito, martedì Scalco si era recato dalla mamma Giacinta Lorenzetto per pranzare insieme a lei. Terminato di mangiare, prima di riprendere il lavoro, si era seduto sul divano per concedersi qualche istante di relax.

Il dramma si è consumato in quelle ore: verso le 17 l’anziana è uscita dalla sua camera e lo ha trovato privo di sensi. Lo ha scosso, ma il figlio non rispondeva. Ha quindi lanciato l’allarme, i tentativi di rianimarlo sono durati un’ora, ma non sono serviti a nulla.

La scomparsa del 55enne ha scosso Cittadella: giovedì 14 alle 19.30 in duomo verrà recitato il rosario, mentre venerdì 15, alle 15.30, sarà celebrato il funerale.

Saranno in tanti a stringersi alla famiglia e a far sentire vicinanza e affetto: Scalco si era diplomato all’istituto industriale Meucci e poi all’alberghiero di Castelfranco dove aveva coltivato la sua passione per la cucina. E poi adorava la montagna, in particolare la Val Gardena: fin da piccolo ha frequentato questi luoghi, alternando camminate e sciate, un legame rimasto nel tempo.

Con la sua abilità ai fornelli e attraverso la musica sapeva generare scambi e amicizia, metteva insieme persone, costruiva momenti di festa. Era cresciuto come autodidatta, suonava la chitarra ed amava la musica soprattutto quella dei cantautori italiani, con una predilezione per gli autori degli anni ’60 e ’70. Spesso lo si vedeva armarsi del suo karaoke portatile al quale collegava il cellulare. Fabio sapeva mettere colonne sonore alla vita.

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