World News in Italian

Moriago, muore a 25 anni una settimana dopo l’incidente

Moriago, muore a 25 anni una settimana dopo l’incidente

Non ce l’ha fatta Semir Oloman. Era seduto sui sedili posteriori dell’auto guidata da un coetaneo di Moriago e finita fuori strada contro un tiglio la notte tra il 5  e il 6 marzo

È mancato dopo una settimana d'agonia, Semir Oloman, 25 italo macedone di Mosnigo. Il trauma cranico e le lesioni riportate in seguito all' incidente avvenuto nella notte tra il 5 e 6 marzo in via degli Arditi, erano state terribili.

Rianimato sul posto, per giorni ha lottato per la vita, ma le speranze si sono spente la notte tra il 13 e il 14 aprile.

Il giovane era seduto nei sedili posteriori di una Peugeot 208, guidata da un coetaneo di Moriago. A bordo un altro amico, entrambi avevano riportato ferite lievi.

Per Semir non c'è stato invece nulla da fare. In lutto la comunità di Moriago e anche quella macedone.

L’incidente

Uno schianto contro un tiglio la notte tra il 5 e il 6 marzo, il guidatore e il passeggero erano usciti quasi illesi, mentre Semir seduto dietro in fin di vita. Dopo sette giorni la morte.

Il giovane, originario di una famiglia di immigrati macedoni residenti a Moriago, è stato a lungo rianimato sul posto.

Era passata l'una di notte quando sono stati allertati i soccorsi e oltre ambulanza e automedica si è alzato in volo Leone 1. Sul posto è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco. Per decine di minuti sono state praticate le manovre rianimatorie sul 25enne, che è stato intubato e alle 2.20 l'elicottero del Suem è ripartito verso l'ospedale di Treviso.

Alle operazioni hanno assistito i due amici, N.C., suo coetaneo residente anche lui a Moriago, che era alla guida della Peugeot 208. L'altro passeggero, anche lui 25 anni e di origini macedoni, non ha avuto ferite gravi ed è stato medicato all'ospedale di Conegliano. Impressionati dalla scena anche alcuni residenti, che hanno visto il giovane esanime sull'asfalto.

La strada è in mezzo alle campagne, vicino al cimitero, lì si trovano rarissime case.

Il testimone

«Sono stato svegliato delle sirene dell'ambulanza – racconta Antonio Guizzo – sono sceso in strada e ho visto che stavano soccorrendo il ragazzo. L'hanno rianimato per decine di minuti, poi è stato portato via con l'elicottero». Comunque il colpo non è stato così assordante, la stessa 208 non ha riportato gravi danni. La vettura stava procedendo lungo la strada che dal Piave e l'Isola dei morti conduce verso la provinciale 34. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Valdobbiadene che hanno eseguito i rilievi, l'utilitaria ha sbandato a sinistra, finendo con le ruote sull'erba all'uscita da una curva a “S”. Ha prima colpito un piccolo arbusto ed è carambolata dopo alcuni metri contro un tiglio situato nella stessa parte, rimbalzando di nuovo in mezzo alla strada. Un impatto non così terribile, tanto che il guidatore non ha avuto bisogno delle cure del pronto soccorso.

Il tiglio dove si è schiantata la 208 era stato piantato in onore della nascita del figlio del vicesindaco, che adesso ha 23 anni.

Il ricordo del sindaco

[[ge:gnn:tribunatreviso:14145866]]

Читайте на 123ru.net