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Il paladino anti incuria protesta a Torradello: «Basta lavori mal fatti»

BATTUDA. Si sente una specie di Don Chisciotte che lotta a mani nude - o, a seconda delle necessità, con pala, carriola e decespugliatore - contro l’incuria di chi dovrebbe fare le cose bene e non le fa. Ma a volte perde la pazienza. E mercoledì mattina Luciano Bargiggia, 73 anni, ha preso le sei magliette che ha fatto stampare per protestare contro chi fa i lavori “ciapa e trà là”, prendi e butta là. Ovvero, male. Le ha impalate su sei croci di legno lungo la strada della frazione Torradello, le ha messe in fila su quel terreno che pazientemente, ha pulito a mano da rovi, rifiuti e pietre, e ha trasformato in un pratino all’inglese che dà il benvenuto a chi entra a Torradello.

«In questi giorni - racconta il 73enne - è venuta una ditta per scavare tra la provinciale e il fosso, per evitare che la strada si allaghi. Non hanno risolto il problema, dato che non hanno scavato nel punto dove si accumula l’acqua e non sono stati nemmeno tolti i detriti: in centro a Pavia non succederebbe, qui siamo abbandonati e fanno le cose come capita».

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Sistemazioni fai da te

Bargiggia non si è limitato a protestare e ha cominciato a sistemare quel che è stato rovinato, portando via un po’ di pietre: «Sembra poco danno - racconta -, ma se restano i mucchi di terra e i sassi, con il decespugliatore mi faccio male. E se non passo io qui torna terra di nessuno». Con gli scarichi di rifiuti come prima, perché incuria chiama incuria. «L’ingegnere della Provincia si è impegnato a venire a vedere con la ditta», dice Bargiggia. Il problema è più generale, spiega: «Qui ci sentiamo abbandonati, tra l’acqua dell’acquedotto che ogni tanto esce nera dai rubinetti: prima si spurgava in mezz’ora, ora passano due giorni prima che si sistemi. La pensilina del bus è rotta e dentro una pozzanghera, l’ho segnalato in Comune. I camion che passano sulle buche fanno tremare le case, tanto che un residente una volta ha asfaltato tutto da solo. Le auto non rispettano i limiti, le strisce pedonali sono cancellate, non ci sono i marciapiedi e, dato che segnalare non serve, ogni tanto vado a comprare io la ghiaia e sistemo il bordo strada. Insomma, devono pensarci i cittadini, ma le tasse sono uguali per tutti. E vivere in un paese dignitoso aiuta a vivere meglio: la vita è già piena di difficoltà, non creiamone altre che si possono evitare. Basta che ognuno faccia la sua parte».

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