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Bellodi, il “bomber” di Mantova-Fiorenzuola: «Fiero di Festa, ci ha portato punti»

Era un pomeriggio di sole, la primavera stava esplodendo. Il Mantova al Martelli contro il Fiorenzuola nel suo tentativo di rincorsa (poi fallita) ai playoff. Vittoria già in tasca coi biancorossi sul 2-0. Poi il lampo, con quella punizione sparata come un missile e resa imprevedibile dal vento. Traiettoria beffarda che manda in tilt Pegolo e si insacca. A calciare quella punizione Mirko Bellodi.

Il ricordo del protagonista

Una giocata incredibile di cui ancora si parla. Fu un caso nazionale, perché non capita tutti i giorni di vedere una cosa del genere: «Ricordo bene la scena - afferma lo stesso Bellodi - con mister Boni che mi stava riprendendo perché voleva il pallone verso la fascia destra e io invece avevo calciato centralmente. Poi, dopo due secondi, me lo sono visto saltare dalla gioia. Fu una mezza pazzia, aiutata dalla fortuna. Pegolo fu tradito dal vento e dal rimbalzo». Curioso il fatto che negli anni successivi Gianluca Pegolo divenne giocatore del Mantova in serie B e compagno di squadra proprio di Bellodi.

Un altro compagno speciale

Ma Bellodi è stato compagno e allenatore anche di Marco Festa. Uno dei leader silenziosi del Mantova di oggi che sta veleggiando verso un traguardo impensabile solo pochi mesi fa. Era la stagione 2011/2012, Bellodi cominciò l’anno tra i pali e in inverno venne destinato al ruolo di tecnico, salvo poi essere richiamato per i playout contro il Lecco (finiti anzitempo con quella bomba carta che lo stordì nel match d’andata).

L’esordio del giovane compagno

In quella stagione così delicata Festa fece l’esordio tra i professionisti: «Era un ragazzino, arrivò dalla Castellana e in pratica iniziò il suo percorso di crescita - ricorda la Saracinesca - Chiaramente era alle prime armi e fece anche degli errori, ma rimasi colpito dalla grande serietà che dimostrava nonostante la giovane età. Poi con il tempo ebbe modo di mettersi in luce tanto da arrivare in serie A con il Crotone di Juric».

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Il ritorno da veterano

Festa ha risposto presente in questa stagione fatta di gioco, possesso e qualità. E non è scontato che un portiere risulti decisivo quando è chiamato in causa in così poche circostanze. Con la Virtus Verona la sliding doors della stagione: Mantova a +4 sul Padova, rigore per i veneti dopo 10 minuti e parata dell’estremo bresciano: «Direi che è stato un momento cruciale, sicuramente decisivo - conferma Bellodi - che ha mostrato la freddezza e la determinazione di Marco. La cosa che magari a volte passa in secondo piano data la bellezza del gioco della squadra è proprio il fatto che anche Festa è parte di questa magia. Ha portato punti alla squadra, tanti punti».

Un calcio mai visto

Bellodi - che attualmente è il preparatore dei portieri della Primavera biancorossa - ne ha viste di tutti i colori in carriera: «Lo dico senza mezzi termini: io una cosa del genere in serie C non l’ho mai vista. Un gioco stupendo, che coinvolge, diverte e porta a risultati. Tutto meritato. Per ora mi limito a questa considerazione, per il resto tocco ferro come tutti e resto concentrato sulla Primavera dove abbiamo l’occasione di raggiungere i play-off. L’unico rammarico è che lo stadio non sia del tutto agibile, altrimenti si vedrebbe un Martelli stile Bombonera come ai miei tempi».

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