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Multato sul treno perché è senza biglietto, per cinque volte dà il nome dell’amico

Multato sul treno perché è senza biglietto, per cinque volte dà il nome dell’amico

Un cinquantenne è finito a processo: al controllore diceva di non avere il portafoglio e forniva il nome dell'ex compagno di scuola

Per un anno e mezzo ha viaggiato a sbafo sulla tratta ferroviaria Udine-Venezia, e ogni volta che il controllore lo sorprendeva senza titolo di viaggio gli rifilava una multa. Lui, però, aveva architettato tutto e per evitare di pagare dava il nome di un suo ex compagno di classe. Per cinque volte, quest’ultimo, all’oscuro di tutto, si è visto recapitare a casa, a suo nome, le multe di Trenitalia per un ammontare complessivo di circa 750 euro.

Un cinquantenne, difeso dall’avvocato Remo Lot, è finito a processo con l’accusa di false dichiarazioni sulle proprie generalità ad un pubblico ufficiale e sostituzione di persona. Ieri la prima udienza in tribunale a Treviso, davanti al giudice Iuri De Biasi.

I fatti risalgono al periodo tra il gennaio del 2018 e il luglio del 2019. In quell’arco di tempo per cinque volte F. P. – queste le iniziali del cinquantenne, residente a Monfalcone – è stato trovato senza biglietto su un treno delle tratta Udine-Venezia. È stato fermato e controllato a Spresiano, Conegliano, Sacile, Treviso ma anche a Noale, in provincia di Venezia.

Ogni volta, però, il viaggiatore a sbafo non sembrava particolarmente preoccupato agli occhi dei controllori di Trenitalia. Alla richiesta di pagare il biglietto con una maggiorazione del prezzo lui rispondeva sempre di aver dimenticato il portafoglio a casa e di non avere con sé soldi né documenti rendendo così inevitabile la multa. Con estrema disinvoltura forniva i dati personali e l’indirizzo di casa.

Peccato che – si scoprirà poi – erano quelli di un suo ex compagno di classe, che era completamente ignaro. E che periodicamente si vedeva recapitare delle multe a suo nome senza aver mai usato il treno. Da qui la denuncia alla polizia ferroviaria che, grazie alla testimonianza dei capitreno, sono riusciti a risalire al vero “portoghese dei treni”.

Dopo che erano state contestate inutilmente le multe le indagini si erano concentrate sulle persone che, negli ultimi tempi, avevano collezionato un bel numero di sanzioni sulla tratta in questione. E così si è arrivati ad individuare il cinquantenne.

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