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Cittadella, è morto Giuseppe Pierobon: esempio per la città

A 17 anni, alla guida della sua Vespa, un’auto non rispettò la precedenza e lo colpì, scaraventandolo contro il muro di un’abitazione. Un urto violentissimo che lo rese tetraplegico.

Lunedì 25 marzo , alle 5.30, nel reparto di neurologia dell’ospedale di Cittadella, il grande cuore di Giuseppe Pierobon ha smesso di battere per sempre. Aveva 53 anni.

Giuseppe era un volto conosciutissimo e amatissimo a Cittadella. La sua vita è stata inaspettatamente sconvolta l’estate di 36 anni fa.

L’incidente

All’epoca Giuseppe studiava all’istituto Meucci e in sella alla sua Vespa, nel periodo delle vacanze, si stava recando al lavoro. Un’auto non rispettò uno stop e lo colpì catapultandolo contro il muro di una casa. Proprio in quel momento passava un medico del Pronto soccorso. Un caso.

L’intervento del professionista gli salvò la vita, ma purtroppo Giuseppe subì gravissime lesioni. Si rese necessaria una lunga riabilitazione svolta anche all’estero.

Immobilizzato dalle spalle in giù, Giuseppe si spostava su una carrozzina elettrica, che guidava con una cloche mossa con la bocca. Aveva saputo trovare in modo esemplare una sua dimensione di vita.

La nuova vita

Appassionato di informatica, realizzava siti internet. Aveva collaborato attraverso un progetto con il Centro elaborazione dati del Comune di Cittadella e tenuto corsi di computer base con l’associazione Airone.

Dotato di grande energia, spesso lo si vedeva ad incontri e manifestazioni, ma anche ai concerti dei suoi beniamini – tra questi Riccardo Cocciante – e al cinema.

Alla soglia dei 50 anni aveva potuto coronare uno dei suoi sogni: effettuare un volo libero con il parapendio, volando sul magnifico scenario naturale delle montagne di Fiera di Primiero.

Giuseppe ha convissuto con i suoi limiti – che ha reso suoi punti di forza – sostenuto da una profonda fede.

Il ricordo del sindaco

«Giuseppe è stato un prezioso punto di riferimento», il ricordo del sindaco Luca Pierobon, «sempre disponibile ad aiutare chi gli era a fianco. Un esempio di come si possa affrontare la vita con tenacia, gioia e leggerezza nonostante le difficoltà».

Lascia la mamma Maria, i fratelli Luisa con Silvano, Luigi con Milena, Carla con Rizieri, Angelo con Manuela, i nipoti Alberto, Federico, Chiara, Andrea, Cristina e Giulia. Il rosario sarà recitato stasera alle 20.30 nella chiesa di Ca’ Onorai, dove domani alle 15.30 verrà celebrato il funerale.

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