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Lozzo, dopo il pastore australiano ucciso a fucilate scompare anche la lupacchiotta Laika

A Lozzo Atestino, dopo Moki, il giovane pastore australiano ammazzato con cinque colpi di fucile venerdì scorso da un 64enne agricoltore nella campagna di Lozzo Atestino ai confini con Vo’, manca all’appello un altro cane. Scomparso anche lui venerdì scorso nella stessa zona.

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Si tratta di Laika, una femmina di lupo di appena un anno, inseparabile compagna di gioco di Moki, di proprietà di una donna del posto. Quest’ultima e la proprietaria di Moki vivono praticamente negli stessi ambienti.

Ha fatto la stessa fine del pastore australiano? È la domanda che in queste ore si fanno in molti, è il timore della proprietaria. Intorno alle 16.30 di venerdì i due cani erano assieme in quel campo di grano di proprietà del 64enne, dove i militari dell’Arma hanno recuperato e sequestrato la carcassa di Moki.

I primi accertanti necroscopici avrebbero confermato la presenza di alcuni fori compatibili con l’utilizzo del fucile da caccia calibro 12.

L’agricoltore avrebbe ammesso ai Carabinieri Forestale di aver sparato all’animale con un fucile da caccia calibro 12 e per questo è stato denunciato, anche se in realtà il 64enne ha spiegato di aver pensato di colpire una nutria.

La proprietaria del pastore australiano e la sua dipendente padrona di Laika hanno passato tutto lo scorso weekend a cercare la lupetta in ogni angolo del territorio, per un raggio di oltre un chilometro.

La sparizione della lupacchiotta è diventata un caso e non sono pochi coloro che temono abbia fatto una brutta fine. «Moki e Laika sono cresciuti insieme. Dal momento che abbiamo sentito gli spari, la femmina di lupo non si è più vista», spiega Stefania, la proprietaria del pastore australiano.

La ricostruzione

«Alcuni testimoni che passeggiavano sull’argine del canale Bisatto raccontato di aver visto i due cani assieme che si divertivano a rincorrersi nella proprietà dell’agricoltore. Inizialmente abbiamo pensato si fosse spaventata per gli spari, abbiamo atteso la sera nella speranza tornasse a casa, invece niente. Da quel venerdì pomeriggio sono passati più di tre giorni, ormai abbiamo perso le speranze di ritrovarla in vita».

Le due donne, accomunate dallo stesso amore per gli animali, non riescono a darsi pace e si domandano perché sia successo tutto questo, considerato che i rapporti con l’agricoltore vicino sono sempre stati ottimi.

Intanto sul fattaccio i cittadini di Lozzo Atestino, con in testa il sindaco Luca Ruffin, esprimono ferma condanna per quanto successo.

Chiede il massimo della pena per chi ha ucciso Moki, l’associazione 100%animalisti, che ha organizzato un presidio di denuncia aperto a tutti per sabato prossimo, alle 15, davanti al municipio di Lozzo Atestino.

«Invitiamo il sindaco e i politici del paese di qualsiasi schieramento a partecipare all’iniziativa che abbiamo indetto in zona», affermano i responsabili dell’associazione animalista, che ha realizzato per l’occasione una locandina dove compaiono le foto dei due cani.

«Atti di violenza e sadismo verso gli animali si stanno facendo più frequenti».

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