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Al via la demolizione dell’ex Pavan a Trieste, i residenti: «Preoccupati per i bambini»

TRIESTE Primo atto per l’abbattimento dell’ex Pavan di via Frausin 7 a San Giacomo. Lunedì mattina i tecnici e gli operai incaricati hanno iniziato a lavorare allo spostamento della linea elettrica. Oggi toccherà alla fibra ottica. Si tratta degli interventi propedeutici alla demolizione dei muri che danno sulla strada e della conseguente messa in sicurezza (oltre allo smaltimento dei ruderi), in programma da giovedì 28 marzo, cioè dopodomani, a martedì 2 aprile.

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La protesta dei residenti

Il cantiere, come noto, è osteggiato dal comitato “Insieme per San Giacomo” al quale aderisce una cinquantina di cittadini: i residenti vorrebbero conservare la struttura, uno spazio rionale che vanta una certa storicità. Qui, in questi 1.600 metri quadrati, sorgerà una grande palestra. Ci vorrà un anno, grosso modo.

Il comitato è preoccupato che i lavori possano impattare su chi abita nelle vicinanze e, soprattutto, sugli alunni e il personale dell’istituto scolastico di fronte (l’asilo, le elementari e le medie con lingua di insegnamento slovena, oltre alla Duca D’Aosta che ha l’ingresso in via Vespucci): polvere, rumori, strada bloccata e quant’altro.

La contestazione

Alcune persone che fanno parte del sodalizio erano presenti per assistere ai primissimi interventi impiantistici. Non si sono opposti alla ditta che in questi giorni procederà con i lavori (la C.P. Costruzioni srl), anche perché nel mirino c’è il Comune. Ciò che viene contestato è il via libera alla demolizione dell’edificio (e del giardino) senza una variante al Piano regolatore e «senza un progetto definitivo ed esecutivo». I residenti, peraltro, lamentano che il Comune non ha individuato un luogo alternativo per le attività degli alunni, vale a dire uno spazio aperto.

Perplessità che sono state illustrate anche agli agenti della Polizia locale, sul posto per assicurarsi che non ci fossero automobili posteggiate nonostante la segnaletica di divieto sistemata proprio per procedere con i cantieri. Le vetture parcheggiate sono state multate.

Le richieste

«Per fortuna dal 28 al 2 i bambini e i docenti delle scuole sono a casa – spiega Fabiana Corda, dipendente scolastica e componente del Comitato – il problema riguarda il personale di segreteria e i bidelli che lavorano comunque. Dal 2 in poi, invece, abbiamo chiesto che ci siano le pattuglie della Polizia locale (previsto anche un rafforzamento dei “nonni paletta”, ndr) visto che inizia la demolizione. Ci sarà il via vai dei mezzi del cantiere, quindi non sarà semplice per i genitori portare i bambini a scuola. Noi – ha ribadito – restiamo contrari all’abbattimento dell’ex Pavan perché è un bene storico, perché ci sono alberi da preservare e perché quegli spazi fino a dicembre erano utilizzati dagli alunni per le attività».

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