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Conflitto di interessi con il Pgt, sono 4 i consiglieri incompatibili al Mezzabarba

Conflitto di interessi con il Pgt, sono 4 i consiglieri incompatibili al Mezzabarba

Pavia, i nomi saranno resi noti in aula il 4 aprile. Niutta: «Situazione confusa in attesa che il sindaco parli»

PAVIA. Sono quattro i consiglieri che hanno dichiarato la propria incompatibilità con alcuni interventi previsti nel Pgt che dovrebbe andare in votazione a partire dal 4 aprile. Da indiscrezioni, due dovrebbero sedere sui banchi della maggioranza. Lunedì 25 marzo alle 12 era il termine entro il quale i consiglieri comunali avrebbero dovuto dichiarare eventuali conflitti di interesse con il Piano di governo del territorio adottato nel gennaio 2023 e rimasto fermo al palo per oltre un anno.

Nomi top secret

I nomi degli esponenti incompatibili e motivi del conflitto verranno resi noti nel Consiglio del 4 aprile, quando il Mezzabarba dovrebbe affrontare, e il condizionale è d’obbligo visto il clima incandescente determinatosi attorno al documento, il nodo del Pgt. «L’amministrazione ha deciso di portare in consiglio comunale la delibera di convalida delle situazioni incompatibili alla seduta del prossimo 4 aprile – fa sapere il presidente del Consiglio Nicola Niutta -. Il parere legale e l’incertezza degli orientamenti giurisprudenziali non hanno certo aiutato. La procedura tecnico giuridica è stata resa più farraginosa da una gestione poco lineare che ha reso la situazione ancora più complessa e costretto a rincorrere la data del 25 aprile. Peraltro ora il sindaco non sta comunicando con i consiglieri e questo determina estrema confusione sui tempi e sul procedimento».

Dopo il 25 aprile infatti si dovrà procedere solo con le attività ordinarie, in vista dell’appuntamento elettorale di giugno. La questione dei potenziali conflitti di interesse era sorta dopo che il sindaco Fabrizio Fracassi aveva dichiarato una propria incompatibilità, sanabile solo con la votazione della delibera di convalida. Procedura a cui ora dovranno sottostare anche gli altri consiglieri risultati incompatibili. Stando infatti al parere legale richiesto dall’amministrazione, era necessario tenere conto della norma generale e si era quindi esteso il perimetro dei potenziali conflitti.

Aree “viziate”

Ora la procedura prevede che in Consiglio vengano rivotate le aree “viziate”, quelle che a gennaio 2023 erano state votate dai consiglieri ora diventati incompatibili: una votazione per la convalida alla quale, di volta in volta, ciascun consigliere con conflitti d’interesse dovrà uscire dall’aula.

Rimane da vedere come si comporterà la maggioranza dopo essersi ricompattata sul nome del candidato sindaco Alessandro Cantoni. Resta infatti l’incognita dei numeri, visto che, da regolamento, in aula devono essere presenti 17 consiglieri di maggioranza (per garantire il numero legale) e sono necessari 14 voti favorevoli. O, più esattamente, un voto in più rispetto al numero dei consiglieri di minoranza presenti. Ma, stando ai rumors, il Pgt sembrerebbe costituire uno scoglio invalicabile per molti esponenti del centrodestra. Per il vicepresidente leghista del Senato Gian Marco Centinaio, Lega, «l’approvazione sarebbe meglio rinviarla alla prossima amministrazione». —

Stefania Prato

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