Canavese 2030 presenta il calendario degli eventi e premia le eccellenze
IVREA
Un Canavese da vivere dove la qualità della vita, unita ad un patrimonio paesaggistico, alle eccellenze enogastronomiche ed alla conoscenza dell’identità culturale, è l’architrave su cui deve reggersi il futuro del turismo analizzato, veicolato, valorizzato e anche premiato dal lavoro messo a terra dal think tank Canavese2030. Contaminazioni Turismo ed eventi in Canavese è il proseguimento di un percorso partecipato da più di 300 partner del territorio sviluppato nell’app canavese.com: sono 450 gli eventi del calendario studiato in collaborazione con l’Enoteca regionale e i Comuni per evitare la cannibalizzazione delle manifestazioni e una conseguente polverizzazione del pubblico partecipante. L’app è dettagliata, e comprende la mappatura dei luoghi con tutte le indicazioni per una conoscenza a 360°del territorio, aggiornata in tempo reale e comprensiva di atlante economico.
La presentazione, curata da Lamberto Vallarino Gancia, presidente e partner Braiascapital, si è tenuta nella serata di gala dello scorso venerdì al castello Benso di Mercenasco venerdì sera ed è stata legata alla premiazione delle eccellenze del territorio ed all’assegnazione del Canavese Award a Carlin Petrini, il fondatore di Slow food, “per la sua vita - recita la motivazione del premio - come esempio della capacità di un uomo di trasformare i propri sogni in realtà. Una vita rivoluzionaria, per realizzare un’organizzazione che con il suo lavoro ha cambiato la percezione del cibo e del vino e non solo in tutto il mondo”. Carlin Petrini, bloccato a casa per i postumi di un intervento, ha mandato un messaggio di ringraziamento. Il premio, una scultura, opera in ceramica di Castellamonte, che rappresenta la tensione verso l’alto, è stato ritirato dal suo vice Silvio Barbero.
Sul palco, introdotti dal presidente di Canavese 2030 Fabrizio Gea, sono poi saliti i produttori premiati: «Con il loro lavoro - ha sottolineato il presidente -, non solo contribuiscono allo sviluppo economico del territorio, ma ne sono i primi ambasciatori in Italia».
Tra le pasticcerie i premi sono andati a Balla di Ivrea e Bonfante di Chivasso, tra i ristoranti al Gardenia di Caluso, La Credenza di San Maurizio, la Mugnaia di Ivrea, Ramo verde di Carema, Le miniere di Traversella, Rosselli 77 di Cuorgnè, Valli di Lanzo a Ceres. La parte del leone, però, l’hanno fatta le cantine e le aziende agricole produttrici di Erbaluce e Carema. Del resto l’Erbaluce è uno egli elementi identitari del Canavese. Premi alla Cantina produttori Nebbiolo di Carema, a Cieck di San Giorgio, a Crosio di Candia, a Favaro di Piverone, a Orsolani di San Giorgio, a Salvetti di Caluso. Il report sulle eccellenze premiate evidenzia in primo luogo un’analisi quantitativa del Canavese, resa possibile da una mappatura e a un censimento mai svolto in precedenza con questa profondità e che in questi anni ha accompagnato ed è stato funzionale allo sviluppo dei progetti di Canavese outdoor e slow e di Canavese digitale. Nel corso del convegno, iniziato al mattino a Caluso, infatti, è emerso come proprio l’enogastronomia sia il veicolo migliore per il territorio per attrarre e crescere dal punto di vista turistico.