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Nevegal, più cannoni per ampliare le piste: il Comune sposa i progetti lombardi

Le condizioni sono drasticamente mutate: una stagione «disastrosa», per dirla con le parole del sindaco Oscar De Pellegrin, le lungaggini della gara per gli impianti e la necessità di investimenti pesanti per portare il Nevegal nel terzo millennio tecnologico, hanno comportato la svolta (l’ennesima, per il Colle) che vedrà il consorzio Tolomeo sbarcare sul Colle.

Tramontata la vendita degli impianti al Comune, Nevegal 2021 cederà le quote dei suoi soci a quelli della realtà lombarda, con sede a Sonico (Brescia). Che è a caccia di finanziamenti per mettere a terra il piano: focus prima di tutto sull’impianto di innevamento, da potenziare. La seggiovia non sarà sostituita, ma dovrebbe aprire quest’estate.

I contatti

Il consorzio è entrato in contatto con Nevegal 2021 - proprietaria degli impianti - grazie a Uoffy Italia, la società che ha lanciato insieme alle associazioni del Colle il progetto “We love Nevegal”.

Un progetto, ha spiegato Lorenzo Baldanello, che ha portato a «studiare il territorio, le sue potenzialità che sono enormi» e a mettere a terra iniziative tese a rivitalizzarlo. Molto c’è ancora da fare, dalla comunicazione alla promozione (in estate sarà pronto un portale che riunirà tutte le bellezze del Nevegal e saranno prodotti pacchetti turistici ad hoc), ma soprattutto come business.

Così, secondo Uoffy, si innescherà un circolo virtuoso che porterà investitori e risorse. Il Comune con Uoffy parla da una decina di mesi, ha spiegato ieri De Pellegrin.

Gli impianti

All’interno di questo piano c’è la partita legata agli impianti. Che «servono d’inverno e d’estate», ha detto Baldanello. «Abbiamo incontrato Nevegal 2021, che ci ha manifestato le sue difficoltà nel corso della stagione e ci ha chiesto se potevamo aiutarla a trovare un’alternativa».

È nato così il contatto con il consorzio Tolomeo.

Lo conferma Roberto Pierobon, che parla a nome del presidente di Nevegal 2021, Alessandro Molin (presente alla conferenza stampa) perché è lui ad aver gestito la questione. «Siamo nati con la rassicurazione che saremmo stati solo dei traghettatori, sulla nostra pelle abbiamo continuato, sostenendo spese, molto oneri e pochi onori», ha premesso Pierobon, ricordando quanto sia stata difficile la stagione sulla neve che si è appena conclusa.

Il consorzio lombardo

Il consorzio Tolomeo, nato per partecipare ad un bando dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Susa per produrre e gestire l’innevamento artificiale dei comprensori della zona, «è molto interessato a collaborare con Nevegal 2021», spiega il referente, Alessandro Pietroboni.

Alcuni soci del consorzio acquisterebbero del quote dei soci di Nevegal 2021, che quindi continuerebbe ad esistere. Cambierebbero solo le persone. Gli imprenditori che oggi sono in Nevegal 2021 «darebbero una mano come consulenti esterni, non necessariamente continuando a fare parte della società», precisa Pierobon.

Ma prima va completata la due diligence, ovvero l’analisi di tutte le informazioni relative all’oggetto dell’acquisizione. «La nostra volontà è di subentrare a Nevegal 2021», assicura Pietroboni. Il percorso entrerà nel vivo dopo Pasqua.

Investimenti

Tolomeo punta a investire subito sull’impianto di innevamento: «Bene il futuro laghetto che il Comune realizzerà», prosegue Pietroboni.

La fase 2 verterà sull’impianto, ovvero cannoni di ultima generazione, per sparare neve alla prima finestra di freddo e avere le piste aperte almeno per il week end dell’Immacolata.

La seggiovia non sarà sostituita, perché ci vorrebbero 12-14 milioni e i costi per un impianto ad aggancio automatico sarebbero troppo elevati. Non è prevista un’ovovia. Si punta però a ripristinare l’impianto a servizio delle Erte, per riaprire quelle piste, e anche quelle del Toront. Non Col Canil.

Per L’estate il soggetto attuatore è Uoffy, che stra pensando a nuove piste bike e a un parco avventura. «Ma vanno trovati i fondi».

A proposito. Secondo il consorzio Tolomeo l’investimento minimo è fra i 12 e i 15 milioni.

«Il privato (cioè il consorzio, ndr) può mettere il 20%». Ovvero fra i due e mezzo e i tre milioni. «Per gli altri cerchiamo su tutti i canali». Bandi pubblici, ma anche sponsor e investitori. E qui entra in gioco il Comune che ha il ruolo di mettere in contatto i privati con gli enti pubblici. Una sorta di filtro, è stato detto.

L’estate

In estate la seggiovia dovrebbe essere aperta, «perché i lavori da fare non sono molti», aggiunge Alessandro Molin. Nel frattempo però bisogna avviare la revisione straordinaria, che va conclusa entro la fine del 2025. Il consorzio Tolomeo si dichiara pronto a effettuarla.

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