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Volpago, prelevati dal conto 750 mila euro: truffa sventata alla Scandiuzzi

Volpago, prelevati dal conto 750 mila euro:

truffa sventata alla Scandiuzzi

foto da Quotidiani locali

Sventata una truffa quasi milionaria ai danni della Scandiuzzi Steel di Volpago, grazie all’intervento dei carabinieri, ma ancor prima da un dubbio. Quello che si è insinuato nella mente dei titolari dell’azienda che si sono resi conto che la richiesta di fornire codici e password del conto aziendale non era stata avanzata da un consulente bancario, bensì da un truffatore.

La telefonata

L’inganno si è consumato velocemente. Venerdì 22 marzo, in giornata, la Scandiuzzi riceve una telefonata da parte di un uomo che ha detto di essere un consulente della banca su cui è appoggiato il conto dell’azienda.

Dice con tono preoccupato che il loro conto è in pericolo, che potrebbe essere hackerato e che nel giro di pochissimo tempo potrebbero perdere tutti i soldi. Presto. Bisogna fare presto. Per scongiurare il pericolo di perdere i soldi aziendali è necessario fornire immediatamente tutti i codici, in modo che la banca possa mettere in salvo i contanti.

Presi dal panico, i referenti dell’azienda non ci pensano due volte e dettano i codici e le password di accesso al conto.

Detto fatto e dal conto spariscono 750 mila euro.

L’intervento dei carabinieri

Fortunatamente il dubbio è più forte della certezza e, analizzata la situazione, i titolari della Scandiuzzi si rendono conto di essere caduti in trappola. Si rivolgono immediatamente ai carabinieri della compagnia di Volpago che gli suggeriscono di bloccare subito qualsiasi operazione sia stata fatta sul conto corrente.

Di fatto con quella mossa, si è riusciti a sventare la truffa che avrebbe alleggerito, e non di poco, il salvadanaio della Scandiuzzi.

Tutti i soldi sono ritornati sul conto lunedì 25 marzo mattina, come se nulla fosse successo. O quasi, perché i carabinieri sono al lavoro per risalire all’identità del truffatore e denunciarlo.

L’azienda, contattata più volte, non ha rilasciato nessuna dichiarazione in merito.

Non sarebbe la prima volta che nella Marca si verificano truffe del genere. Di certo, quello che differenzia questo caso è l’entità della somma derubata.

Allarme truffe

Meno di una settimana fa i carabinieri di Treviso avevano lanciato l’allarme sulle nuove truffe arrivate in provincia. Quella di cui sarebbero stati vittime gli Scandiuzzi si chiama spoofing, che in inglese significa inganno, e la procedura è sempre la stessa: sul display del telefono appare il numero del comando dei carabinieri di Treviso oppure di un ente o un ufficio conosciuto , la vittima convinta di parlare con qualcuno di affidabile, gli detta i numeri e i codici della carta di credito.

A metà febbraio un trevigiano convinto di essere sotto un attacco hacker, ha emesso l’ordine di un bonifico di quasi 4 mila euro. A lui, però, non sono più tornati.

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