Prestava la sua identità per fare truffe seriali in tutt’Italia:  arrestato cinquantenne

Era stato identificato come uno dei prestanome in una sequenza di truffe portate avanti in altre zone d’Italia, martedì si è visto bussare alla porta dai carabinieri.

Ricercato da tempo, un 53enne di Mestre una settimana fa è stato rintracciato e accompagnato nel carcere di Santa Maria Maggiore, dove dovrà restare per un anno e cinque mesi. Ovvero fino a quando non avrà terminato di scontare la pena che gli è stata attribuita delle procure di Frosinone, Agrigento e Torino.

L’uomo aveva prestato la sua identità per una serie di truffe commesse nell’estate del 2017 nelle tre provincie in questione, un’attività che però lo vedeva partecipe solo come un nome utile a rilasciare carte di credito.

Non era infatti lui a portare avanti gli imbrogli, di quello si occupavano altri complici, ma la sua figura era comunque fondamentale per distanziare i truffatori dalle vittime: che si trattasse di annunci online per vendere oggetti inesistenti, di case vacanze da prenotare senza che fossero davvero disponibili, o ancora di chissà quale altro metodo utile a strappare soldi a qualche malcapitato, l’ultimo passaggio prevedeva sempre un versamento su una carta ricaricabile, che però non poteva riportare le generalità corrette del truffatore, viceversa la banda criminale avrebbe avuto vita brevissima.

Ecco allora che entrava in gioco il 53enne: erano suoi i documenti che venivano esibiti agli istituti di credito per il rilascio di una nuova carta, apparentemente non ricollegabile a chi aveva irretito la vittima.

Le indagini e, in seguito, l’iter processuale portato avanti dalle procure competenti hanno permesso di confermare la complicità volontaria del mestrino, che non si sarebbe quindi fatto estorcere i propri dati nel corso di un’ulteriore truffa, ma avrebbe invece partecipato consapevolmente all’imbroglio in cambio di un compenso.

Accompagnato in carcere, dovrà scontare un residuo di pena di un anno e cinque mesi.