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Trump debutta in Borsa col botto: profitti per 4 miliardi. Ora è tra i 500 più ricchi del mondo

Vola al suo debutto in Borsa, Trump Media & Technology Group, la società madre della piattaforma Truth Social che ha iniziato le sue negoziazioni sul mercato azionario del Nasdaq con il ticker DJT.

Sono infatti le iniziali dell’ex presidente Donald Trump, che utilizzò la stessa sigla circa trent’anni fa per la sua compagnia di hotel e casinò, tranne vederla dopo appena nove anni cancellata dalla Borsa di New York. La fusione di b (la società di acquisizione per scopi speciali) Digital World Acquisition Corp. è stata completata lunedì, consentendo la quotazione in Borsa e regalando a Trump circa 4 miliardi di dollari di profitti. In apertura di seduta DJT, ossia Donald John Trump, ha guadagnato circa il 38%.

“Saldo e stralcio” per Trump: la cauzione da 464 milioni ridotta a 175, concessi altri 10 giorni – Secolo d’Italia (secoloditalia.it)

Il tycoon possiede circa il 58% della nuova società, una quota valutata tra i 3 e i 4 miliardi di dollari. Anche se gli è stato impedito di vendere azioni per almeno sei mesi, gli asset hanno immediatamente fatto lievitare il suo patrimonio netto sulla lista di Bloomberg, facendolo entrare tra le 500 persone più ricche.

La nuova stima della ricchezza di Trump lo pone allo stesso livello del fondatore di TD Ameritrade Joe Ricketts e del banchiere d’investimento Tony James.

“Spenderò soldi per la mia campagna, potrei spendere molti soldi nella mia campagna”, ha detto lunedì scorso, Trump parlando con i giornalisti dopo le diverse decisioni a New York riguardo ai suoi casi giudiziari. L’ex tycoon ventila quindi la possibilità di spendere di tasca propria per la campagna per la Casa Bianca.

“Ma non sono affari vostri”, ha poi aggiunto rivolto al giornalista che ha posto la domanda riferendosi ad un post con cui l’ex presidente affermava nei giorni scorsi di avere una disponibilità di 500 milioni di dollari in contanti e di volerne spendere una parte per la campagna elettorale.

Trump non spende soldi suoi per la campagna elettorale dal 2016, ed anzi in questa campagna elettorale molti dei fondi raccolti vengono utilizzati per coprire le sue spese legali.

“Rispetto molto la decisione della divisione d’appello sui 175 milioni di dollari. E ringrazio la divisione d’appello per aver agito rapidamente”, ha detto ieri Trump dopo l’udienza del procedimento penale contro di lui per la vicenda dei pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels. 

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