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Presentata al Consiglio Fvg la petizione contro il trasferimento del Burlo

TRIESTE Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara ha presentato oggi, martedì 26 marzo, la richiesta al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia di ripensare il progetto che prevede il trasferimento del nosocomio infantile nel polo ospedaliero di Cattinara.

Davanti al presidente dell'aula Mauro Bordin gli esponenti del gruppo hanno depositato 147 firme, ma a fronte, è stato precisato, di una precedente raccolta da 10mila sigle.

Chiedono, nel dettaglio «di preservare nel comprensorio ospedaliero di Cattinara i preziosi alberi della pineta - si legge nella petizione - dell'attiguo parcheggio dipendenti Asugi e del piazzale degli autobus, condannati ingiustamente all'abbattimento. Chiedono anche di fermare l'avvio dei lavori per il nuovo Burlo a Cattinara e ridiscutere il progetto di trasloco insieme ai sanitari, ai residenti e alla cittadinanza, senza tralasciare l'ipotesi di mantenere l'intero ospedale materno-infantile triestino in via dell'Istria completandone l'efficientamento e l'ampliamento già in corso».

Nell'incontro con Bordin hanno anche evidenziato la richiesta di «assicurare in ogni caso al Burlo Garofolo l'autonomia, l'integrità, l'efficienza, l'efficacia, l'eccellenza e la qualifica di Irccs, dotandolo del personale mancante e potenziandone i servizi ora carenti». Inoltre, hanno chiesto «una volta completata la terza torre, di dare precedenza assoluta alla ristrutturazione delle torri medica e chirurgica secondo i più moderni parametri ospedalieri di igiene, funzionalità, dignità, sicurezza, riservatezza dei pazienti e umanizzazione delle cure anche allestendo stanze singole di degenza con un letto in più per l'accompagnatore, e di assumere - hanno concluso - il personale ospedaliero mancante a Cattinara e ampliare quanto prima il pronto soccorso». Concetti ribaditi poi anche nel corso di una conferenza stampa sotto il palazzo del Consiglio comunale.

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