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La Pallacanestro Trieste confida in Reyes per cambiare passo. Contro Vigevano chance da non fallire

La Pallacanestro Trieste confida in Reyes per cambiare passo. Contro Vigevano chance da non fallire

foto da Quotidiani locali

TRIESTE Invocato da due mesi a questa parte, stavolta finalmente pare che sia la volta buona per rivedere Justin Reyes sul parquet.

Gestito con il contagocce, probabilmente, ma sarà l’occasione per capire quanto il ritorno dell’ala portoricana possa modificare e migliorare l’assetto della Pallacanestro Trieste in crisi di risultati nella fase a orologio.

Nella seconda fase della stagione la squadra di Jamion Christian sta tenendo un passo da formazione a rischio play-out. Ma quella che è indispensabile è invece una dimensione credibile in proiezione play-off. La partita di sabato sera (si inizia alle 20.30) al PalaTrieste contro l’Elachem Vigevano dovrà fornire alcune risposte.

A quattro giornate dalla fine dell’orologio Trieste ha bisogno di una vittoria per non rischiare di vedersi soffiare il quinto posto da inseguitrici che invece stanno volando. Difficile trovarla sabato prossimo contro la corazzata Trapani che sta aggiungendo ulteriore talento a un roster già ben fornito, meglio cercare di togliersi il pensiero stasera magari con una prestazione che scaldi il popolo di Valmaura.

Sull’importanza del rientro di Reyes, violando per la prima volta la pretattica, si sofferma anche Christian nella sua analisi prepartita. «Siamo entusiasti all’idea di averlo di nuovo con noi. Speriamo che sia pienamente pronto, ha partecipato agli allenamenti e siamo molto soddisfatti del suo stato di salute e dei progressi che è stato in grado di fare. Sto dando molto peso all’idea che nel gruppo i ragazzi devono capirsi l’un l’altro». Un’idea che magari si poteva consolidare un po’ prima di fine marzo.

Con il rientro di Reyes «avremo la possibilità finalmente di avere delle rotazioni equilibrate il che ci renderà davvero una squadra difficile da affrontare». In realtà per rotazioni davvero complete bisognerà aspettare il rientro di Giovanni Vildera, con la possibilità di testare per qualche minuto anche un quintetto con il “Barba” e Candussi insieme e Reyes ala piccola.

Un discorso che non contempla interventi sul mercato, mancano sempre meno giorni alla deadline (possibile tesserare nuovi entro il 4 aprile) e sempre meno giocatori contattabili.

L’allenatore assicura che la squadra non ha accusato il colpo della sconfitta di Torino. «Il morale è piuttosto alto. I ragazzi sono molto intelligenti nel modo in cui riescono a razionalizzare la stagione, straordinari nel modo in cui riescono a filtrare il rumore dall’esterno, sono professionisti nella loro capacità di rimanere ottimisti e positivi su ciò che è più importante al momento - continua Jamion Christian - Sono fortunato ad essere il leader di un gruppo speciale. Le avversità sono in grado di unirli sempre di più. Gli ultimi due mesi non sono stati facili, ma ci hanno richiesto di compattarci di più come squadra e stiamo riuscendo a farlo».

Ma sabato i complimenti e le iperboli dovranno lasciare il posto a una presdtazione solida in cui in difesa non si concedano novanta punti come troppe volte è successo nelle ultime settimane.

«Vigevano ha grandi individualità, come qualsiasi squadra affrontata quest’anno - conclude il tecnico della Pallacanestro Trieste - Fa un lavoro incredibile nel far girare il pallone tra i migliori giocatori, con le giuste spaziature, il che permette loro di attaccare efficacemente».

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