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Incendio alla Pmg di Volpago, per la Procura è doloso. Chiesto il processo per madre e figlio

Era priva di certificato di prevenzione incendi la Pmg srl, l’azienda di logistica e trasporti di Volpago, semidistrutta due anni fa da un furioso incendio per la quale sono finiti sotto inchiesta Mirco Poloniato, 32 anni di Trevignano, come legale responsabile, e la madre Giovannina Bortolomiol, 64 anni di Trevignano, come dipendente, per i reati di incendio e truffa assicurativa (quest’ultima contestazione solo per Poloniato).

Lo hanno accertato i vigili del fuoco nel corso delle indagini sull’incendio doloso, scoppiato nella notte del 5 gennaio 2022. Dopo che l’azienda diversi anni fa presentò un progetto di prevenzione incendio, i pompieri diedero un’approvazione provvisoria subordinata ad alcuni lavori, mai però eseguiti. Anche dopo il rogo del gennaio 2022, queste raccomandazioni furono disattese.

Intanto, per madre e figlio la procura della Repubblica di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio e il 7 maggio è stata fissata l’udienza preliminare davanti al giudice Marco Biagetti. Poloniato e Bortolomiol sono accusati di aver appiccato volontariamente il fuoco all’interno degli uffici della Pmg di sera con l’uso di liquido accelerante. Incendio che prese forza dopo aver raggiunto due contenitori contenenti 1800 chili di sostanza altamente infiammabile. Tutto per realizzare una frode assicurativa di circa 2 milioni di euro a danno delle Assicurazioni Generali.

Gli investigatori hanno poi effettuato riscontri, acquisito testimonianze, visionato filmati e analizzato tabulati telefonici, che hanno permesso di collocare la presenza dei due indagati nei pressi dell’azienda quando si è verificato l’incendio. Le Fiamme Gialle hanno poi svolto accertamenti economico-finanziari scoprendo che, entro un anno dall’evento, sarebbe andata in scadenza la rata di riscatto del contratto di leasing dell’immobile incendiato, pagamento che non si sarebbe potuto onorare se non attraverso un indennizzo assicurativo che avrebbe anche garantito nuovi macchinari, arredi e attrezzature. Di qui le accuse per reati che prevedono pene fino a sette anni per la frode assicurativa, e cinque per l’incendio doloso.

La posizione difensiva del titolare della Pmg, Mirco Poloniato, assistito dagli avvocati Lodovico Fabris e Urbano Bessegato, come quelle della madre (avvocato Fabio Busnardo) è totalmente opposta: «Abbiamo evidenziato», avevano detto a suo tempo i legali, «la totale infondatezza del movente ipotizzato dagli inquirenti sulla base di informazioni errate e con valutazione dei documenti agli atti senza le opportune verifiche».

Specificano come non vi fossero difficoltà economiche e il risarcimento ottenibile a seguito dell’incendio fosse «notevolmente inferiore all’importo necessario per ricostruire l’immobile nelle medesime condizioni in cui era prima dell’evento. Abbiamo poi documentato che la rata di riscatto del leasing era stata prorogata già prima dell’incendio all’1 maggio 2024». Contestata – con perizia di parte – la ricostruzione delle cause dell’incendio («I rilievi sono avvenuti dopo 33 giorni dall’evento in una scena ormai contaminata») e anche la ricostruzione dei movimenti di madre e figlio: «Al momento dell’incendio non era nel capannone».

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