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Frana un tratto del sentiero Unesco: 50 smottamenti, la collina soffre

Uno dei principali accessi al “Sentiero del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg”, ovvero il sentiero dell’Unesco, è bloccato da una frana.

Si trova sulle colline di Farra di Soligo e lo smottamento è avvenuto con le ultime piogge. Una situazione pesante che, ad avviso del sindaco di Farra, Mattia Perencin, richiederà parecchio tempo per essere risolta, dal momento che sono coinvolti il pubblico ed il privato.

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«Il territorio collinare è bello, ma altrettanto fragile. Abbiamo ormai diverse frane nel territorio comunale. Io credo che in proprietà privata ce ne siano oltre 50 censite. Tanti privati non sono ancora andati a riscontrarle, perché non si riesce ad entrare nei fondi»

Perencin sottolinea il “grave problema” della tempistica. Non solo nel rintraccio, ma soprattutto nell’intervento.

«Per intervenire su un’area vincolata come sono le nostre colline ci sono dei tempi veramente molto lunghi. Quindi tante volte, dove potremmo evitare dei disastri ben più grossi, i tempi si prolungano e ciò è dovuto alla burocrazia.

Teniamo presente che qui siamo su un’area sottoposta a vincolo e quindi tutta la progettualità ha delle tempistiche che vanno dai 30 ai 60 giorni; si è soggetti al parere della Sovrintendenza ai beni paesaggistici».

Il sindaco fa sapere che interverrebbe anche subito, se potesse farlo, ma – dice - pesano i vincoli di tutta una serie di pareri e di autorizzazioni.

«Bisogna che il Ministero in questo caso e la Regione stessa si attivino perché stiamo lavorando in un clima veramente di emergenza e non possiamo pensare che un territorio così bello, così vincolato, sia però oggetto di diradamento, di disboscamenti, di situazioni di degrado che vanno a crearsi appunto con gli smottamenti e situazioni di questo tipo», continua.

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I danni potrebbero non essere inferiori ai 3 milioni, distribuiti tra competenza pubblica e privati.

«Ho chiesto alla Regione un sopralluogo, è stato compiuto nei giorni scorsi con i tecnici. Ho chiesto che ci siano fondi per poter venire incontro alle amministrazioni pubbliche che si trovano ad affrontare frane importanti, tra l’altro con dei residenti in cima alle colline» – insiste Perencin.

«Un altro problema che abbiamo è che in questo territorio non ci sono solo vigneti, ma ci sono anche persone che vi abitano, per cui questi hanno ovviamente tutto il diritto di avere strade a posto. Però stiamo parlando di interventi veramente importanti. Quindi ho chiesto alla Regione che si attivi, o con il Ministero o di suo, andando a stanziare fondi specifici per questo tipo di interventi, per poter venirci incontro»

L’ultima rilievo è sull’entità dei fondi: «Io non dico di pagare tutto, ma di aiutare le amministrazioni pubbliche per mettere mano al dissesto idrogeologico, ormai diventato una piaga e un enorme problema». Per il sindaco di Farra di Soligo, si tratta di un vero e proprio “stato di emergenza”.

«Ripeto, bisogna fare in fretta perché c'è il rischio che i proprietari abbandonino anche pezzi di vigneto o di bosco. E questo nel cuore delle Colline Unesco«.

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