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Udinese, ora tocca a Success: contro l’Inter potrebbe fare il titolare

Tocca a “Isacco”. Un’affermazione che, ricordando il ciondolante Success visto all’opera da titolare tra ottobre e novembre, sembra quasi una minaccia in vista della partita di lunedì contro l’Inter, quando l’Udinese dovrà fare i conti con le assenze in attacco, assenze che potrebbero davvero riportare il numero 7 bianconero nell’undici di partenza.
Il condizionale è legato al possibile rientro di Brenner (di cui riferiamo nei dettagli in questa stessa pagina, ndr), messo ko da un’influenza che l’ha escluso dalla lista del match in casa del Sassuolo e continua a persistere, tanto che mister Andrea Cioffi non l’ha ritrovato alla ripresa degli allenamenti, dove dovrà nei prossimi giorni preparare le mosse anti-Inter. Nel caso di un recupero del brasiliano, c’è l’ipotesi di un reparto offensivo “leggero”, senza un vero e proprio punto di riferimento là davanti come Lorenzo Lucca, squalificato, o Keinan Davis, ancora alle prese con un problema fisico. L’ennesimo della prima stagione italiana dell’inglese ex Aston Villa, proprio uno dei problemi persistenti dell’Udinese assieme a Brenner.

Nel caso l’attaccante pescato nel Cincinnati, negli Usa, fosse ancora giù di forma o non pronto per un impiego da centravanti, ecco che Cioffi dovrebbe ripensare a Success, altra delusione della stagione bianconera, più che altro per l’atteggiamento esibito sul campo. Al Mapei Stadium, contro il Sassuolo, si è rivisto per pochi minuti, compresi quelli del recupero che hanno sancito il pareggio per 1-1, ma che vi dicono che in pochi giri di lancette dell’orologio della partita il nigeriano ha perso due possessi non si tratta di un’esagerazione. La parabola di Success in termini di rendimento è ormai chiara. Perde una marea di palloni spalle alla porta, dove ormai si rifugia per dare vita a delle epiche battaglie a colpi di “sportello” con i difensori. Roba da “doppia cifra”, da dieci in su, per ciascuna partita disputata da titolare nella prima parte di questa stagione.


A livello di utilità per la squadra nei precedenti campionati “Isacco” era sempre stato incensato per l’utilità delle sue sponde, sfruttate sia da Deulofeu, sia da Beto. Adesso con compagni meno ficcanti sotto il profilo della velocità, è decisamente meno produttivo, anche perché se deve affrontare la porta per conto proprio, diventa letteralmente inoffensivo, come confermano i 5 gol di numero messi a segno in 79 presenze con la maglia dell’Udinese, a fronte di 17 assist. E non si tratta di un momento ne della sua carriera, visto che nell’altro possedimento di casa Pozzo, il Watford, in 72 partite Success ha infilato ma rete sole 6 volte.


In poche parole a 28 anni compiuti lo scorso gennaio, Success è questo: un giocatore che cerca di abbinare il fisico possente alla tecnica, ma che non vede proprio la porta. Prendere o lasciare. Da lasciare fuori dal campo, piuttosto, ci sarebbe l’atteggiamento proposto nelle ultime 17 giornate, nelle quali 11 volte è sceso in campo nel finale per un totale di soli 105 minuti, senza mai riuscire a cambiare in positivo le partite. Anzi. Con Lazio, Fiorentina e Milan, a gennaio, è entrato nel finale e l’Udinese ha perso 6 punti. Ora potrebbe avere una chance con l’Inter, magari dopo un bel “discorsetto” su valore di quella maglia bianconera dal 1896.

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