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«Così spero di essere utile alle studentesse»

IVREA. «Il mio sogno è offrire al territorio canavesano quello che io non ho potuto avere: la possibilità di studiare senza dover andare lontano». Lo afferma Elena Nabot, 42 anni, che, avendo aperto a settembre, a Ivrea, il polo didattico Ermete Formazione che orienta e supporta gli studenti del Gruppo Multiversity con i suoi tre atenei digitali Pegaso, Unimercatorum e San Raffaele di Roma, è riuscita a tradurre il sogno in realtà.

«Spero – aggiunge – di poter essere utile alle studentesse lavoratrici, ai neodiplomati che potranno affacciarsi al mondo del lavoro e studiare online, nonché aiutare i lavoratori a specializzarsi e continuare a formarsi». Parole non solo dettate da una profonda attenzione alla realtà in cui si muovono gli studenti, ma sostenute dalla conoscenza delle loro problematiche, essendo la sua una storia emblematica in tal senso. «Sono nata a Castellamonte, – racconta – mi sono diplomata al liceo Gramsci di Ivrea e poi laureata in inglese e tedesco a Torino, come pendolare. Per migliorare la conoscenza del tedesco, ho frequentato anche l'Università di Augusta in Germania e, dagli anni del liceo fino al termine dell'università, ho viaggiato all'estero per imparare le lingue straniere. Tornata in Italia ho avuto modo di laurearmi come studente lavoratore, anche se non è stato semplice concludere gli studi lavorando, prima come ufficio estero fino alla mansione di export manager, e completare gli ultimi esami in presenza a Torino. Dalla nascita dei miei figli ho lavorato come traduttrice e interprete freelance per le lingue inglese, tedesco, spagnolo, e come insegnante». «Da queste attività – continua – sono diventata poi consulente per l'export e l'internazionalizzazione, argomento che ho studiato mentre già lavoravo, ma senza la possibilità di studiare online. Post Covid ho lavorato per un'università svizzera, in smart working, e successivamente ho avuto l'opportunità di aprire il polo didattico Ermete». Polo al quale, su tutt’e tre gli atenei, fa capo una maggioranza femminile di iscritte che rispecchia il trend non solo nazionale, ma anche internazionale, in quanto ovunque è maggiore il numero delle donne che studiano rispetto a quello degli uomini.

«Come università online – sottolinea Nabot – veniamo scelti da molte lavoratrici che sono anche mamme, proprio perché, assodato che è difficile per ogni lavoratore assentarsi e recarsi in sede per le lezioni, ancor più lo è per una donna che abbia anche la casa e i bambini di cui doversi occupare. Queste donne, dunque, ci scelgono perché le lezioni sono completamente online, ci si può collegare in qualsiasi momento e, se si fa un poco attenzione con la programmazione, la maggioranza degli esami può essere data anche online». Ampia l’offerta formativa che comprende ben 72 percorsi di laurea ai quali vanno aggiunti 300 master, nonché i corsi per web developer di Aulab che consentono di acquisire le competenze necessarie per diventare sviluppatore web. «L’attenzione alle istanze delle donne – conclude – la esprimiamo anche con programmi agevolati quali neo genitori, per chi ha figli dai 0 ai 24 mesi, e, soprattutto, con Dolce attesa, riservato alle donne in stato di gravidanza alle quali è sufficiente un certificato medico per ottenere una retta annuale agevolata». FRANCO FARNÈ

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