Aumenta la tassa di soggiorno a Padova, più colpiti gli Airbnb

foto da Quotidiani locali

Scatta l’aumento della tassa di soggiorno: + 50 centesimi per gli hotel a 3 e 4 stelle (la maggioranza di quelli in città) e con un rincaro più pesante per le locazioni turistiche e gli airbnb. Una rimodulazione necessaria, secondo l’amministrazione, a 12 anni dall’introduzione dell’imposta di scopo per finanziare la promozione turistica cittadina. Un’imposta che nel 2023 ha avuto una crescita impressionante, con un incasso stimato di 2,7 milioni (a fronte di una previsione di 2,3 milioni). Il tutto per il boom turistico che ha seguito la proclamazione dell’Urbs Picta come patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

I rincari per gli airbnb. Dunque la tassa di soggiorno sarà di 50 centesimi in più a persona e a notte per gli alberghi a 3 e 4 stelle. Ma per alcune locazioni turistiche, come gli Airbnb, passerà da 1,50 a 2,50 con un rincaro di un euro. La decisione è stata quella di provare a tutelare l’offerta ricettiva di tipo tradizionale, a scapito della novità degli alloggi turistici a breve termine, la cui esplosione sta modificando il centro storico e ha contribuito all’emergenza abitativa in atto in città.

Gli investimenti per la promozione. Come detto, la tassa di soggiorno è un imposta di scopo: tutti i proventi vanno reinvestiti per le attività di accoglienza turistica e per la promozione turistica della città. Proprio in questi giorni, ad esempio, sono in onda gli spot televisivi di promozione primaverile di Padova sui principali canali nazionali.

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