A sinistra spuntano le “nonne di Greta”, col pugnetto comunista all’attacco dell’Europa (video)
“Insieme faremo la storia”, annunciano in un video che le ritrae agguerrite e sorridenti. E col pugnetto alzato, ovviamente, visto che la loro matrice politica di sinistra non è in discussione. Le hanno già definite le “nonne di Greta”, in riferimento alla leader dei giovani ambientalisti integralisti guidati dalla Thunberg, sono svizzere, pensionate e ovviamente anziane. Hanno inventato un movimento, “Anziane per il clima” (KlimaSeniorinnen) e si sono mobilitate perché non si fa abbastanza per contrastare i gas serra e il cambiamento climatico. Non rinunciano alle vie legali, anzi, hanno già incassato la prima vittoria in Europa. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Svizzera per non aver preso misure adeguate contro l’avanzata dei cambiamenti climatici accogliendo il loro ricorso.
La prima vittoria delle “nonne di Greta”
I giudici di Strasburgo hanno espresso il proprio verdetto su altri due casi tutto sommato simili: uno promosso da un ex sindaco francese e l’altro da un gruppo di giovani portoghesi. In questi ultimi due casi, i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili. Le “nonne di Greta“, invece, hanno vinto. La sentenza della Cedu riconosce che «l’articolo 8 della Convenzione sancisce il diritto a una protezione effettiva da parte delle autorità statali contro i gravi effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla vita, sulla salute, sul benessere e sulla qualità della vita». Il ricorso, dunque, è stato accolto, ma solo in parte. I giudici hanno ritenuto infatti che i quattro ricorrenti «non soddisfano i criteri dello status di vittima», ma hanno comunque il diritto di fare ricorso «per conto di quegli individui che possono sostenere di essere soggetti a minacce specifiche o effetti negativi dei cambiamenti climatici».
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