L’inno italiano e americano risuona ogni notte alle due ad Aviano. La Base: problemi tecnici con l’impianto

AVIANO. Non c’è due senza tre, si usa dire. La speranza dei residenti nell’area circostante la Base aerea di Aviano è che non ci sia un terzo tempo, che l’anomalia registrata nel nuovo impianto di diffusione sonora dell’aeroporto non si ripresenti ancora e si possa dormire tranquilli, senza levatacce. Ovvero senza sorbirsi nuovamente i due “national anthem”, gli inni americano e italiano, diffusi ad alto volume nell’area aeroportuale a notte fonda.

L’anomalia verificatasi due settimane fa si è ripetuta l’altra notte. Sempre alle 2, nel cuore della notte, con puntualità tutta militare, a testimoniare l’evidente difetto nel sistema di programmazione degli orari. La prima volta l’inatteso concerto notturno aveva destato stupore. “Cosa sta accadendo?” s’erano chiesti alcuni cittadini, affidando le loro perplessità ai social network. La spiegazione fornita dalla Base faceva riferimento a un’anomalia. Si contava d’aver risolto il problema, ma così non è stato. Un cittadino ha registrato il “concerto bis” dell’altra notte, a testimoniare il disagio causato nei paesi prossimi all’installazione militare pedemontana. Stavolta gli inni fuori luogo hanno suscitato proteste.

Il comando dell’aeroporto Pagliano e Gori, scusandosi per l’accaduto, ha fatto sapere: «Il sistema di registrazione degli inni è centralizzato e gestito dagli americani. È stato da poco cambiato. Purtroppo si è verificata nuovamente un’anomalia, si sta facendo il possibile affinché non si ripetano gli inconvenienti avvenuti».

Il sistema di diffusione sonora della base aerea avianese gestisce le cerimonie ordinarie (come l’ammaina bandiera pomeridiano, con gli inni nazionali), ma anche le attività militari, come gli annunci connessi alle esercitazioni (gli “alert” e via discorrendo, spesso ripetuti più volte e in vari orari della giornata). La direzione del vento “regola” il livello di emissione sonora, amplificandolo in alcuni casi o silenziandolo in altri. A farne le spese soprattutto i residenti nei comuni di Roveredo in Piano e Fontanafredda. Negli anni, consci dei disagi, in caso di esercitazione con avvisi di allarme i militari si sono sempre premurati di avvisare i media per informare i cittadini.