Dalla Tac fino alle terme: la fondazione Volta lancia i nuovi corsi nell’ex sede della Stock a Trieste

TRIESTE La fondazione istituto tecnico superiore (Its) Alessandro Volta fa una scelta di vita, scende dall’attuale sede nell’Area di ricerca di Basovizza e va a stanziarsi nell’ex stabilimento Stock ed ex Revas, ora Saiph, in via Caboto. Dal Carso della scienza alla Zona industriale competenza amministrativa del Coselag.

Passa da uno spazio di 400 metri quadrati a una superficie operabile di 1.600: riuscirà ad aumentare il numero di corsi da 2 a 5, fino a ospitare 150 allievi. Se lo può permettere perché ha ricevuto un finanziamento di 3 milioni dal Pnrr, risorse destinate a sistemare e ad attrezzare il nuovo domicilio: progetto a cura di Mario Bucher, cantiere assegnato con gara alla fiorentina Hospital Consulting.

Il presidente della fondazione, Alberto Steindler - una lunga milizia tra ricerca e fabbrica (Sincrotrone, Tbs, Bic dove è direttore generale) - spera di far coincidere l’ingresso in via Caboto con l’avvio dell’anno accademico in ottobre. Lo stesso Steindler ha recentemente firmato il contratto di locazione quindicennale, definito d’intesa con l’amministratore delegato di Saiph,

La fondazione

Dopo questo incipit finanziario-organizzativo sorge spontaneo l’interrogativo: ma cos’è la fondazione Its Volta e cosa fa? Intanto un po’ di anagrafe: l’istituto è nato nel 2014 - come spiega una scheda - per rispondere al fabbisogno formativo del territorio, soprattutto in ambito biomedicale, informatico, biotecnologico, tlc.

Oggi ha 35 soci, tra enti pubblici e imprese, ma il nucleo fondativo era composto da Tbs, Area science park, Comune, Università, istituto tecnico Volta, le Aziende sanitarie giuliano-isontina e friulana-occidentale.

Fiore all’occhiello

La fondazione è dotata di laboratori “interattivi esperienziali”, che riproducono l’ambiente in cui si svolgeranno le principali attività lavorative. In particolare, il Lab3 viene considerato il fiore all’occhiello con sala operatoria, due sale per esami radiologici (di cui una Tac), un laboratorio di informatica medica. Poi aree microbiologiche, nutraceutico-cosmeceutico.

L’obiettivo

Questi accenni alle dotazioni didattiche introducono alla ragione fondativa della fondazione: preparare tecnici, che per iscriversi ai corsi necessitano di un diploma di scuola media superiore e che riceveranno diplomi di specializzazione per le tecnologie applicate. I corsi possono durare 2 o 3 anni, rispettivamente 2.000 o 3.000 ore, compresi gli stage aziendali.

Cinque corsi

L’attività formativa si articolerà in 5 corsi, due dei quali di fresco conio. Potrà scremare un tecnico superiore di apparecchiature biomediche, con competenze elettroniche, in grado di collaudare, manutenere, verificare le strumentazioni biomedicali, diagnostiche, effettuare analisi di laboratorio.

Poi troviamo il tecnico di informatica medica, chiamato a una corretta gestione delle cartelle cliniche, dei sistemi archivisticio-comunicativi Pacs, dei Ris; preparato anche per l’amministrazione delle infrastrutture di rete in aziende pubbliche e private nel comparto delle tecnologie della vita. C’è lo specialista in “data network” che si occuperà di progettazione e gestione di infrastrutture “it” in ambito sanitario garantendo tutela dei dati e privacy.

Steindler presenta i due nuovi corsi. Uno riguarda lo specialista in “biotech quality” e forma figure professionali che operano nella cosmetica, nella nutrizionistica, nell’alimentare, dalla progettazione alla realizzazione dei prodotti.

L’altra novità è chiamata a disegnare lo specialista in “wellness e hospitality”, che richiede un triennio di studio. Interverrà nella gestione delle strutture benessere, “medical spa”, strutture termali e recettive. Avrà competenze incrociate di conduzione aziendale e di tecnica sanitaria. Perchè conosce le proprietà delle acque termali, dei trattamenti crioterapici e talassoterapici, nonchè le basi di dermatologia, cosmeceutica, epigenetica e nutraceutica.

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