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Triestina calcio, il guizzo di Vertainen rende meno amaro il ritorno al Rocco

Triestina calcio, il guizzo di Vertainen rende meno amaro il ritorno al Rocco

foto da Quotidiani locali

TRIESTE Nemmeno il nuovo manto erboso ha cacciato la maledizione del Rocco. Come accade da anni quando sale l’attesa per una vittoria e arrivano alllo stadio ottomila persone o più, gli avversari vincono. Stavolta è andata un po’ meglio perché la rete nel recupero di Vertainen ha cancellato un ko che sembrava ormai scontato anche se in parte immeritato.

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DIFESA PASTICCIONA Non c’è verso di vincere per celebrare una festa, nemmeno per la prima di Bordin sulla panchina cittadina, nemmeno dopo quattro mesi di esilio al Tognon, nemmeno sotto gli occhi del presidente Rosenzweig e del manipolo di potenziali investitori americani. Il fatto è che per vincere bisogna mettere sotto l’avversario e non commettere pasticci in fase difensiva. E proprio due distrazioni alabardate (specie la seconda) hanno consentito al Novara, che ha pensato prima di tutto a difendersi per racimolare punti salvezza, di andare due volte avanti. L’Unione non ha giocato male ma, pur tenendo tra i piedi il pallino del gioco, ha fatto fatica negli ultimi venti metri e non è una novità. Troppa fatica e con tre-quattro occasioni confezionate è difficile vincere senza una difesa ermetica. Il Novara alla fine si mangia le mani per l’occasione perduta, l’Unione si prende comunque l’abbraccio del pubblico anche se quasi certamente il prossimo derby sarà un esercizio virtuale.

IL MURO Bordin per scalfire i piemontesi quasi schierati a muro sceglie come seconda punta El Azrak a far coppia con Lescano. È una mossa a sorpresa con un Vertainen in buona forma ad accomodarsi in panchina. Per il resto l’assetto è quello della ripresa di Gorgonzola con Fofana al centro della mediana, Correia e Vallocchia nel ruolo di mezzali. Il primo può esprimere le sue geometrie a corrente alternata, Vallocchia ha dinamismo ma indugia troppo con la palla. Fofana invece è in partita.

SENZA SBOCCHI L’Unione fa girare palla con continuità ma il centrocampo del Novara fa buona guardia (meno i centrali) e il match non decolla. Anzi dopo una mezz’ora di fase riflessiva sono gli ospiti a sbloccare: incoursione a sinistra di Ongaro e inserimento di Urso che infila Agostino (scelto al posto di Matosevic) sotto le gambe. Troppo facile l’ingresso nella retroguardia triestina.

LA REAZIONE L’Unione non ci sta e si butta subito in avanti. E ha la capacità di trovare il pari dopo una manciata di minuti. Correia sfonda a sinistra, la palla arriva a Moretti la cui stoccata, deviata da un difensore, si infila nell’angolino. Il Novara un po’ vacilla. Vallocchia manda di testa alto ma dall’altra parte Gerardini risponde con un destro che sfiora l’incrocio.

IL SORPASSO Gli alabardati rientrano con lastessa verve del finale di frazione. El Azrak lavora bene a destra ma Minelli è bravo a respingere. Nle miglior momento però il Novara colpisce in una semi-ripartenza. Moretti, Malomo no e Agostino non ruiescono a liberare l’area e Ongaro, anche fortunato, mette la palla dentro. I fantasmi del Rocco riaffiorano.

IL PARI Lescano fa l’unica azione di rilievo con un cross che Germano spreca male. E allora Bordin cambia le carte in tavola fino alla roulette con dentro contemporaneamente D’Urso, Redan, Minesso e anche Vertainen. Il forcing c’è ma il Novara resiste fino a quando al 94’ Pavlev impegna a terra Minelli con Vertainen prontissimo a trasformare il tap-in. In una giornata che doveva essere di festa almeno l’Unione riesce a evita l’onta del ko grazie all’uomo al momento della provvidenza (già in gol a Gorgonzola). Domenica ci sarà l’ultimo impegno di una regular season tribolata ma che assicura comunque il quarto posto. Poi spazio ai play-off nei quali si comincerà proprio al Rocco il 7 maggio. Chissà che non arrivi finalmente una vittoria. Si spera.

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