Elezioni regionali in Basilicata, urne aperte domenica e lunedì: corsa a 3 per la presidenza della Regione. Alle 12 affluenza al 9,12%
La Basilicata va al voto per eleggere il nuovo presidente e il consiglio regionale. Alle 12 di domenica, con le urne che rimarranno aperte fino a lunedì alle 15, solo il 9,12% degli aventi diritto ha deciso di esprimere la propria preferenza, un dato in calo rispetto alle precedenti consultazioni del 2019, quando alla stessa ora si era al 13,3%, anche se non c’era la possibilità di votare di lunedì. A contendersi la poltrona di presidente delle Regione tre candidati: l’uscente, Vito Bardi, sostenuto dal centrodestra ma anche da Azione e Italia viva; Piero Marrese candidato del Partito democratico e del Movimento 5 stelle e Eustachio Follia del movimento Volt. Come per l’Abruzzo, anche in Basilicata non è previsto il voto disgiunto.
Il centrodestra (con Azione e renziani) – A sostenere la candidatura del presidente della regione uscente Vito Bardi oltre al suo partito, Forza Italia, anche Fratelli d’Italia, Lega, Udc-Dc con Rotondi-Popolari uniti, Orgoglio Lucano (che accoglie esponenti di Italia viva), La Vera Basilicata e Azione. Il sostegno di quest’ultimo partito è stato annunciato a metà marzo dal leader Carlo Calenda, che ha contestato a Pd e M5s di non essere stato coinvolto per la ricerca di un candidato unitario. Azione in Basilicata è rappresentata dall’ex presidente della Regione Marcello Pittella.
Il centrosinisitra – Molto travagliata la candidatura per il centrosinistra. Dopo la Sardegna e l’Abruzzo, anche in Basilicata Pd e M5s corrono con un candidato unitario. A rappresentare il “campo largo” sarà il presidente della Provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico, Piero Marrese sostenuto da 5 liste: Pd, M5s, Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile, Basilicata Casa Comune, Basilicata Unita. Prima di trovare l’accordo sul suo nome l’imprenditore Angelo Chiorazzo, dopo avere annunciato la candidatura con il sostegno del Pd, ha fatto un passo indietro per la contrarietà mostrata dal partito di Giuseppe Conte, lasciando il posto al chirurgo Domenico Lacerenza che però, a poche ore dalla designazione, ha rinunciato alla candidatura.
Il terzo candidato – Fuori i due principali schieramenti c’è il terzo candidato: Eustachio Follia, 53enne giornalista coordinatore in Basilicata del partito partito Volt.
L’affluenza – Detto che, alle 12, l’affluenza totale è al 9,12%, dai primi dati diffusi si vede che in provincia di Potenza il dato è all’8,84% (13,42% nel 2019), in provincia di Matera è del 9,74% (13,08% nel 2019). Per quanto riguarda i due capoluoghi, a Potenza affluenza al 13,89% (21,13% nel 2019), a Matera al 10.57% (rispetto al 15,36 del 2019).
Come si vota – Gli elettori chiamati alle urne nei 131 comuni lucani sono 568 mila. Il voto disgiunto non è previsto, pena l’annullamento della scheda. L’elettore può votare per un candidato presidente, e il voto non si estende alle liste collegate; può votare solo per una lista e il voto si estende al candidato presidente collegato; oppure può votare per un candidato presidente e una delle liste collegate. Si vota anche per eleggere i nuovi consiglieri regionali: il consiglio è composto da 21 membri, 19 eletti sulla base delle liste circoscrizionali mentre diventano di diritto consiglieri il presidente eletto e il candidato alla presidenza arrivato secondo per numero di voti. L’elettore può esprimere al massimo due preferenze per i consiglieri regionali, a patto che siano di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
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